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“Kyenge torna in Congo”, lo striscione a Macerata firmato Forza Nuova

Ancora un attacco razzista nei confronti del ministro dell’Integrazione: davanti alla sede del Pd a Macerata dei militanti di Forza Nuova hanno affisso questo striscione. Il movimento di estrema destra è contrario alla proposta di concedere al ministro la cittadinanza onoraria.
A cura di Susanna Picone
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Ancora un attacco razzista nei confronti del ministro dell’Integrazione: davanti alla sede del Pd a Macerata dei militanti di Forza Nuova hanno affisso questo striscione. Il movimento protesta contro la proposta di concedere al ministro la cittadinanza onoraria.

Il ministro dell’Integrazione Cecile Kyenge di nuovo al centro di polemiche. Questa volta un attacco razzista nei suoi confronti arriva da parte dei militanti di Forza Nuova che, dinanzi alla sede del Pd in via Spalato a Macerata, hanno affisso uno striscione dove si legge: “Kyenge torna in Congo”. Ne ha dato notizia una nota del movimento di estrema destra che si è detto contrario alla proposta del senatore Mario Morgoni di concedere la cittadinanza onoraria al ministro dell’Integrazione. "Le recenti dichiarazioni del ministro della (dis)integrazione, che si è vantata di essere arrivata clandestinamente in Italia elogiando la poligamia – questo è quanto si legge nel comunicato di Forza Nuova – una pratica avulsa alla nostra tradizione e altamente lesiva della dignità della donna, ci portano a ribadire la più totale contrarietà di Forza Nuova allo ius soli".

“Rivedere in senso restrittivo la Bossi-Fini” – Secondo il movimento di estrema destra “non si può svendere la cittadinanza italiana a elementi alieni alla nostra cultura, così come non si può obbligare i cittadini ad applaudire un modello di società multirazziale come quello della banlieu parigina”. Il comunicato continua poi con la “richiesta” di Forza Nuova: “Una revisione in senso restrittivo della Bossi-Fini, procedendo all’espulsione immediata degli extracomunitari che hanno commesso reati in Italia, affinché episodi come l’omicidio di Livorno ad opera di un senegalese con tre decreti di espulsione non si ripetano più”. Solo qualche giorno fa il ministro Kyenge ha avanzato la proposta di introdurre una legge per il riconoscimento della cittadinanza italiana ai figli di genitori stranieri che vivono e lavorano in Italia, il cosiddetto “ius soli” che ha scatenato le polemiche di diverse fazioni politiche.

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