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Isis, diffuso nuovo video dell’ostaggio inglese John Cantlie

In tenuta arancione dietro a una scrivania come negli altri video, John Cantlie attacca il presidente Obama e afferma che lo Stato islamico non ha perseguitato e ucciso i cristiani e gli Yazidi. Ieri primo raid britannico in Iraq.
A cura di Susanna Picone
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L’Isis ha diffuso un nuovo video con protagonista l’ostaggio britannico John Cantlie, già apparso in altre “puntate”. Il filmato è stato rimosso da youtube, ma da quanto riferisce Site, il sito di monitoraggio dell’integralismo islamico sul web, Cantlie è apparso, come nelle altre occasioni, in tenuta arancione e seduto dietro a una scrivania mentre legge un testo. In particolare, questa volta l’ostaggio britannico ha parlato del discorso del presidente americano Barack Obama in occasione dell'anniversario dell'11 settembre e ha fatto riferimento a Obama definendolo “irritante”. “Con i raid non guadagnerete terreno”, ha affermato Cantlie nel video. “Il nuovo conflitto (in Siria e Iraq, ndr) non renderà l'Occidente più sicuro”, così ancora secondo quanto scrive il britannico Daily Mail. Nel video John Cantlie ha affermato anche che l'Isis non ha perseguitato e ucciso i cristiani e gli Yazidi. Come nel precedente messaggio Cantlie ha inoltre evocato lo spettro del Vietnam e ha concluso il suo discorso dando appuntamento “alla prossima puntata”. Nella schermata del video si vede che sono previste almeno 7 puntate, al termine delle quali gli estremisti decideranno cosa fare con la vita dell’ostaggio.

Costola dell’Isis in Egitto

Intanto, mentre i jet britannici hanno compiuto il primo raid in Iraq, vicino Mosul, l’ultima minaccia è arrivata dal neonato gruppo Jund al Khilafah Kinana (i soldati del Califfo in Egitto): “Colpiremo i seguaci della Croce e gli interessi americani”. Al Cairo da giorni si rincorrevano voci sul possibile annuncio della nascita di una organizzazione ufficialmente legata allo Stato islamico. I due tedeschi rapiti nelle Filippine dai terroristi islamici hanno invece lanciato un appello al governo perché faccia ogni sforzo per liberarli. “Spero che il mio governo faccia tutto ciò che è in suo potere per ottenere la mia libertà”, così un uomo che si è qualificato come medico alla radio Zamboanga City, secondo quanto riporta Bild. Il gruppo di Abu Sayyaf, ribelli del sud delle Filippine, hanno minacciato di decapitare i due cittadini tedeschi se non otterranno 4 milioni entro il 10 ottobre. Inoltre i terroristi chiedono che la Germania smetta di dare sostegno alla missione Nato conto Isis in Iraq e Siria.

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