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Insorti a Tripoli: Gheddafi è fuggito in Algeria. Così finisce la guerra in Libia?

Gli insorti conquistano Tripoli, quartiere dopo quartiere. Comincia la battaglia finale per la libertà della Libia, Muammar Gheddafi potrebbe aver già lasciato il paese per fuggire in Algeria. Numerose le defezioni all’interno dell’esercito lealista.
A cura di Alessio Viscardi
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Graffiti contro Gheddafi sui muri della Libia

È cominciata nella notte l’avanzata dei ribelli a Tripoli, il cuore del potere del Rais Muammar Gheddafi. “Alba della Sirena” è il nome dell’operazione congiunta portata avanti dalle forze del governo di unità nazionale della Libia e dalle forze Nato intervenute per via aerea. Gli oppositori di Gheddafi festeggiano e diramano la notizia che il Colonnello avrebbe già lasciato il paese per rifugiarsi nella confinante Algeria.

Comincia così la battaglia finale per la Libia, nel centro del suo potere: Tripoli. In mattinata, i ribelli hanno annunciato di aver preso il controllo dell’aeroporto internazionale della città per poi dirigersi verso le sedi della televisione e della radio di Stato. Una notte di scontri e di spari in strada, dove sono scesi centinaia di manifestanti anti-governativi. Fuoco su Tajoura, a soli 30 km dal centro. Spari anche a Soung Jomaa e Arada.

Sarebbero 100 gli insorti rimasti uccisi negli scontri con l’esercito lealista di Muammar Gheddafi. La base aerea di Mitiga è stata circondata dalle forze del governo di unità nazionale, i rivoltosi hanno detto di essere “venuti in pace” ma hanno tagliato la fornitura elettrica dei militari.

“La rivoluzione è ufficialmente iniziata sabato sera, dall'interno di Tripoli, in diverse zone della citta” affermano i portavoce dei ribelli. Agli abitanti di Tripoli stanno arrivando sms sui cellulari che gli esortano a scendere in strada per eliminare con le armi distribuite dall’esercito di Gheddafi i “ratti” del nemico. Si prospettano giorni di durissima e sanguinosa guerra civile.

Lo stesso Muammar Gheddafi in un discorso notturno alla televisione di Stato aveva esortato i suoi fedeli a schiacciare i topi di fogna penetrati armati in città. Il portavoce del governo ha affermato che la città è stata salvata dagli insorti, che sarebbero algerini, tunisini e egiziani infiltrati.

Intanto, continua la battaglia di Brega, principale terminal per l’esportazione di petrolio dalla Libia. Gli insorti si sono ritirati dalla zona industriali a causa dei pesanti bombardamenti delle forze di Gheddafi. Ma che questi siano gli ultimi giorni del Colonnello lo testimoniano le numerose defezioni degli ultimi giorni: Abdel Jalloud, membro del Consiglio della rivoluzione libica e fedele seguace di Gheddafi è arrivato in Italia dopo aver lasciato Djerba. Sarà accolto probabilmente dal Qatar. Omran Abu Kraa, ministro delle risorse energetiche, si è rifugiato a Tunisi.

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