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Inseguiti per Km e travolti dopo lite stradale: Elisa muore a 27 anni, il fidanzato grave

La tragedia in Val Susa, ferito gravemente il fidanzato 29enne Matteo Penna. L’automobilista arrestato per omicidio stradale: positivo all’alcol test. Secondo i testimoni avrebbe inseguito e travolto i due che erano su una moto.
A cura di Antonio Palma
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Una lite su una precedenza, parole grosse, un gesto di stizza e poi l'impensabile: un automobilista ha rincorso per chilometri con un furgone una moto e all'altezza di una rotonda l'ha travolta, uccidendo una ragazza e ferendo gravemente il fidanzato che guidava la due ruote. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, sarebbe questa la dinamica di un terribile incidente stradale avvenuto nel pomeriggio di domenica in Val Susa, all'altezza della rotonda di Condove, in provincia si Torino, all'ingresso del paese sulla statale 24. La vittima è Elisa Ferrero, una 27enne di Moncalieri, praticamente morto sul colpo.  Ferito gravemente invece il fidanzato e conducente della motocicletta, il 29enne Matteo Penna che è stato soccorso e trasportato d'urgenza in elicottero al Cto di Torino dove ora è ricoverato intubato con un trauma cranico e toracico.

Per l'incidente arrestato il conducente del furgone, un artigiano 50enne, Maurizio De Giulio, che viaggiava con moglie e figlia minorenni e stava rientrando da un gita fuori porta  L'uomo, rimasto illeso nell'impatto, infatti è risultato positivo all'alcoltest. Aveva bevuto più del doppio del consentito e i carabinieri lo hanno posto in stato di fermo con l'accusa di omicidio stradale. Secondo le testimonianze di alcuni presenti ai carabinieri, l'uomo avrebbe urtato volontariamente la moto facendo sbalzare i due sull'asfalto. Secondo i giornali locali, l'uomo ha un precedente risalente al 2010, quando, ubriaco, sarebbe stato coinvolto in un altro incidente stradale. All'epoca all'arrivo dei soccorsi si sarebbe rifiutato di salire sull'ambulanza aggredendo anche le forze dell'ordine.

Il motivo scatenante della lite, ancora da verificare, dovrebbe essere una precedenza non data. Secondo un testimone, tra i due conducenti sarebbe nata una lite e il centauro prima di allontanarsi avrebbe sferrato un pugno contro un finestrino del veicolo. A questo punto l'autista avrebbe perso la testa e si sarebbe lanciato all'inseguimento del centauro. All'altezza della rotonda poi l'impatto devastante. "I ragazzi in moto sono stati schiacciati dal furgone che li ha rincorsi per chilometri", ha riferito un commerciante valsusino, che ha aggiunto: "Li ha rincorsi sorpassando tutta la coda e alla rotonda li ha centrati in pieno salendogli sopra".

L'automobilista: "L'ho fatto e ora pago"

"Io l'ho fatta e io la pago", così avrebbe risposto il 50enne di Nichelino agli altri automobilisti presenti che gli chiedevano spiegazioni subito dopo lo schianto del suo furgone Ford Transit contro la moto Ktm dei due fidanzati. Dopo l'arrivo delle forze dell'ordine e l'alcol test, l'artigiano è stato arrestato ed ora è recluso nel carcere ‘Lorusso e Cotugno' di Torino con l'accusa di omicidio stradale. L'uomo sarà sentito nelle prossime ore dagli investigatori per la convalida dell'arresto. Sulla dinamica dell'incidente indagano ora i carabinieri, coordinati dal pm Paola Stupino.

Elisa e il suo fidanzato stavano tornado a casa da una gita così come la famiglia del 50enne. Figlia di un medico e di una casalinga residenti sulla collina di Moncalieri, la17enne stava per laurearsi. Lei e il ragazzo amavano la montagna e frequentavano le località alpine sia in Italia che in Francia, ma lui le aveva trasmesso anche la grande  passione per la moto che lei aveva deciso di seguire.

Gli amici di Matteo Penna: "E' assurdo"

"E' assurdo". Sono increduli gli amici d'infanzia di Matteo Penna, il 29enne torinese che ieri, sulla sua moto Ktm, è stato travolto da un furgone che l'ha speronato sulla strada stradale di Condove in seguito ad un litigio avvenuto pochi minuti prima. "Non si può perdere la vita cosi'", continuano a ripetere fuori dall'ospedale Cto, dove Matteo è ricoverato in gravi condizioni. Sono sotto choc, in lacrime e non vogliono parlare. "Questo tizio li ha rincorsi e poi li ha travolti – sussurrano – Non e' un semplice omicidio stradale, ma e' un vero e' proprio omicidio volontario". All'ospedale c'e' il padre di Penna. "E' molto provato – spiega chi lo conosce bene – l'altro figlio, Giulio, 12 fa e' rimasto immobilizzato a causa in un incidente stradale".

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