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Perché Vinted ha preso una multa da 1,5 milioni di euro in Italia

L’Antitrust ha concluso l’istruttoria nei confronti della società, dopo le lamentele dei clienti hanno scoperto che il sito non segnalava i costi aggiuntivi. Oltre a pagare la multa, Vinted dovrà anche fornire indicazioni su come vuole correggere le violazioni.
A cura di Elisabetta Rosso
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In Italia Vinted dovrà pagare una multa 1,5 milioni di euro perché ha dato informazioni “ingannevoli e scorrette” agli utenti. Il sito icona dei vestiti di seconda mano è pieno di costi ‘nascosti’ dietro le compravendite, costi che alterano il prezzo finale dei prodotti sulla piattaforma.

L'Antitrust ha concluso l'istruttoria nei confronti della società accusandola per le modalità scorrette di promozione. Diverse campagne pubblicitarie di Vinted infatti promettevano zero commissioni. E invece i costi aggiuntivi c’erano, al prezzo bisognava poi aggiungere i costi di spedizione e le commissioni per la protezione acquisti. Oltre alla multa, Vinted dovrà fornire all'autorità indicazioni su come correggere le violazioni entro 60 giorni dalla notifica.

Le indagini dell'Antitrust

I costi delle operazioni di compravendita e il prezzo effettivo dei prodotti commercializzati online non corrispondevano su Vinted. Così, dopo le lamentele di alcuni clienti l’Autorità garante della concorrenza e del mercato (Agcm) ha cominciato a indagare. Nel testo del provvedimento si legge che "a partire da febbraio sono arrivate diverse segnalazioni" relative a informazioni ingannevoli dei costi di pagamento e di spedizione dei prodotti.

Alcuni clienti hanno anche denunciato di aver subito il blocco del proprio account dopo aver presentato reclami sui costi aggiuntivi. Secondo l'Agcm questa pratica continua almeno da dicembre 2020 e costituisce una violazione degli articoli 20, 21 e 22 del Codice del Consumo.

Il commento dell'Agcm

“Vinted ha promosso le attività della piattaforma diffondendo informazioni ingannevoli in merito ai reali costi delle transazioni commerciali e veicolando, attraverso una pluralità di mezzi pubblicitari, claim enfaticamente incentrati sulla gratuità delle operazioni di compravendita, e sull’assenza di commissioni”, spiega la commissione. "La società ha omesso di indicare in modo chiaro e trasparente, fin dal momento dell'iniziale aggancio pubblicitario l'esistenza a carico dei consumatori di costi ulteriori rispetto al prezzo di acquisto del prodotto, legati all'applicazione della commissione per la "Protezione Acquisti" e alle spese di spedizione".

L’Autorità ha anche accertato l’ingannevolezza delle modalità di presentazione del prezzo dei prodotti commercializzati sulla piattaforma, Vinted non ha speficicato sin dall’inizio del processo di acquisto (ovvero nell'homepage dove ci sono i risultati della ricerca e il catalogo) il prezzo effettivo dell’articolo, la commissione richiesta ai clienti per ogni acquisto sulla piattaforma e le spese di spedizione.

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