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Il Registro delle Opposizioni è un flop: “I call center continuano a chiamare anche sugli smartphone”

Dal 27 luglio 2022 è possibile inserire nel Registro delle Opposizioni anche il proprio numero di cellulare. In questo modo si dovrebbero bloccare tutte le chiamate dei call center ma sembra che il sistema non stia funzionando.
A cura di Valerio Berra
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Non è bastato il volto rassicurante di Francesco Pannofino nei cartelloni pubblicitari. Non è bastata la decisione di estendere il blocco anche agli operatori che lavorano con i numeri di rete mobile. Le chiamate dei call center stanno continuando ad arrivare. Per adesso il Registro pubblico delle opposizioni è un flop e non è più chiaro come riuscire a bloccare le campagne di telemarketing.

Il Registro delle Opposizioni è un portale curato dalla Fondazione Ugo Bordoni per il Ministero dello Sviluppo economico. Il suo obiettivo è quello di tutelare i consumatori dal telemarketing aggressivo, le chiamate che arrivano a qualsiasi ora per pubblicizzare dei servizi. Fino alla scorsa estate il registro funzionava solo per i numeri di telefonia fissa ma dal 27 luglio è diventato operativo anche per quelli su rete mobile.

Tutti i problemi: call center all’estero e aggiornamenti scarsi

Il problema è confermato anche da Giovanna Capuzzo, vicepresidente di Federconsumatori: “Sì, anche a noi continuano ad arrivare segnalazioni. E i motivi sono parecchi”. Al Registro delle Opposizioni dovrebbero essere iscritti anche gli operatori di telemarketing. In questo modo possono avere accesso all’elenco dei numeri che hanno chiesto di non essere più contattati. Molti di questi operatori però non si sono ancora iscritti.

“Non tutti gli operatori sono iscritti e non è solo questo il problema. Molte chiamate infatti arrivano dall’estero e quindi non possono essere filtrate”. Le aziende registrate in Italia che lavorano nel campo del telemarketing sono obbligate a consultare il Registro delle Opposizioni per depennare i numeri dei loro elenchi: “Con il registro cadono anche i permessi che abbiamo dato in passato per il trattamento dei nostri dati personali”.

Se le chiamate continuano possono arrivare le sanzioni. “Teoricamente i call center che continuano a chiamare numeri iscritti al Registro delle Opposizioni dovrebbero ricevere della sanzioni. Al momento però non sappiamo con che frequenza vengano fatti i controlli. In ogni caso il Registro ha messo a disposizione anche degli indirizzi mail per fare i reclami”.

L’eccezione al Registro: gli accordi con i contratti ancora attivi

C’è solo un caso in cui i call center possono continuare a fare delle telefonate nonostante si sia iscritti al Registro delle Opposizioni: quando l’utente ha dei contratti attivi con le aziende da cui provengono le telefonate. A spiegarlo è sempre Giovanna Capuzzo: “Se abbiamo dei contratti attivi, allora le aziende con cui abbiamo firmato possono chiamarci per fare telemarketing. Penso ad esempio ai contratti che riguardano la telefonia o quelli per le forniture di luce e gas”.

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