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Il down di Twitter durante Sanremo ha rivelato molto di come questo social cambierà con Elon Musk

Secondo il portale Downdetector.it verso le 22 della serata dell’8 febbraio diversi utenti hanno cominciato a lamentarsi di una serie di disservizi. Il down è durato poco più di un’ora, ora il servizio è tornato a funzionare con regolarità.
A cura di Valerio Berra
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Sanremo prima e l’Eurovision poi sono i due momenti di massima gloria per Twitter. Chi non bazzica molto questo social non può saperlo fino in fondo. Sanremo è la grande festa di tutti quegli account che hanno come prima ragione sociale la diffusione di meme, forma di comunicazione lunga da descrivere ma facile da capire.

Per questo quando ieri, poco dopo le 22.00 il social network è andato in down, il malfunzionamento non è stato preso esattamente con gioia da tutta la community. Questa volta però non si è trattato solo di un problema ai server o a un picco di traffico. Dietro il down di Twitter ci sono una serie di aggiornamenti che cambieranno parecchio il modo in cui viene usato questo social.

La causa del down di Twitter

Da quando Elon Musk ha acquistato Twitter per 44 miliardi di dollari una delle priorità è diventata rientrare dell’investimento. Oltre a licenziare i team che riteneva inutili, a partire da quello che lavorava sull’etica dell’intelligenza artificiale, Musk ha deciso di puntare sui servizi in abbonamento. Ed è proprio un aggiornamento di questo tipo di servizi che ha causato il blocco momentaneo di Twitter.

A spiegarlo è stata la stessa Twitter, attraverso l’account Twitter Dev, dedicato agli sviluppatori che utilizzano Twitter nei loro progetti: “Siamo stati impegnati con alcuni aggiornamenti dell'API di Twitter in modo che tu possa continuare a creare e innovare con noi. Questo è un nuovo capitolo per l'API di Twitter per aumentare la qualità, ridurre lo spam e abilitare un fiorente ecosistema”. Inizialmente questo passaggio doveva essere previsto per il 9 febbraio ma poi è stato rimandato al 13 febbraio.

Cosa sono le API e per cosa vengono usate su Twitter

API è la sigla di Application Program Interface. Detto in maniera molto grossolana, sono le porte di accesso che permettono ad altri software di operare su Twitter. Possono avere tantissimi utilizzi, dalle ricerche per capire come si muove su Twitter un determinato account alle analisi sulle tendenze della piattaforma. Per accedere a queste API ci sono due modi: si può pagare un abbonamento per avere un’ampia serie di funzioni, oppure si può fare tutto gratuitamente accettando una gamma di possibilità più limitata. Con le API gratuite al momento è possibile costruire piccoli programmi che permettono di pubblicare automaticamente dei contenuti.

Un esempio è Possum Every Hour, account che pubblica ogni ora una foto di un opossum. Iscritto dal luglio del 2018 Possum Every Hour ha guadagnato a suon di piccoli mammiferi quasi 580.000 follower. Nei giorni scorsi aveva annunciato che con il nuovo aggiornamento delle API avrebbe chiuso le sue attività, visto che si trattava solo di un account meme. "È stato divertente", aveva scritto come epigrafe.

Nelle ultime ore Possum Every Hour è tornato sui suoi passi. Sembra infatti che con lo spostamento dei nuovi piani di abbonamento alle API previsto per il 13 febbraio Twitter potrebbe tenere aperta qualche strada in più, anche se non è ancora chiaro cosa sarà possibile fare con la piattaforma. In ogni caso tutti questi account che si basano su API gratuite ridurranno la loro attività.

Le nuove funzionalità previste per Twitter Blue

Il 6 febbraio Twitter Blue è arrivato i Italia e nelle ultime ore, proprio durante in coincidenza con il down, la società ha lanciato per questo servizio una nuova opzione che permette di inviare tweet fino a 4.000 caratteri, quasi 30 volte più del limite iniziale di Twitter fissato a 140 caratteri e 14 volte il limite attuale fissato 280 caratteri. Una scelta in controtendenza con le neo arrivate Note di Instagram che non possono essere più lunghe di 60 caratteri.

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