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Come la dipendenza da Internet altera la chimica del cervello negli adolescenti: i primi segnali

Lo studio ha esaminato l’interazione tra le regioni del cervello nelle persone con dipendenza da Internet. L’obiettivo è dimostrare come il disturbo alteri la connessione tra le reti cerebrali per permettere di trattare in modo efficace i primi sintomi della dipendenza.
A cura di Elisabetta Rosso
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Difficoltà a concentrarsi, perdita di memoria, sonno irregolare e cattiva alimentazione. Sono solo alcuni degli effetti della dipendenza da Internet. Secondo un nuovo studio, pubblicato su PLOS Mental Health, gli adolescenti che soffrono del disturbo sperimentano cambiamenti chimici nel cervello che possono impattare a livello comportamentale. I ricercatori infatti hanno rilevato una diminuzione complessiva della connettività funzionale nelle parti del cervello coinvolte nel pensiero attivo, responsabile della memoria e del processo decisionale.

"L'adolescenza è una fase cruciale dello sviluppo durante la quale le persone attraversano cambiamenti significativi nella loro biologia e nella loro personalità. Durante questa fase di crescita il cervello è particolarmente vulnerabile agli impulsi legati alla dipendenza da Internet come l'uso compulsivo, il desiderio di utilizzare la tastiera, il mouse e il consumo di media", ha spiegato Max Chang, autore dello studio e ricercatore presso il Great Ormond Street Institute of Child Health dell'Ucl.

La dipendenza da Internet non è inclusa nel DSM-V, il Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, la classificazione standard dei disturbi mentali utilizzata dai professionisti della salute mentale negli Stati Uniti. Eppure il fenomeno è in crescita e rischia di compromettere lo sviluppo delle capacità relazionali e sociali dei più giovani. "I sintomi possono avere gravi ripercussioni fisiche e interpersonali e sono spesso collegati alla modificazione dell'umore e all'impulsività. In circostanze gravi le persone possono avvertire forti dolori al corpo o problemi di salute come la sindrome del tunnel carpale, secchezza oculare, e potrebbero anche sviluppare disturbi psichiatrici".

I risultati dello studio

Lo studio ha esaminato l'interazione tra le regioni del cervello nelle persone con dipendenza da Internet. I ricercatori hanno esaminato 12 studi precedenti che hanno coinvolto 237 ragazzi tra i 10 e 19 anni con una diagnosi di dipendenza da Internet tra il 2013 e il 2023. I criteri per la diagnosi clinica di dipendenza da Internet includono "la persistente preoccupazione per Internet, l'astinenza quando non si può usare la rete, le relazioni personali scarificate per trascorrere il proprio tempo libero su Internet”, ha sottolineato Chang.

Secondo lo studio gli adolescenti affetti da dipendenza da Internet "potrebbero avere difficoltà a mantenere relazioni e attività sociali, mentire sull’attività online e sperimentare un’alimentazione irregolare e un sonno interrotto”. L'obiettivo è dimostrare "come la dipendenza da Internet altera la connessione tra le reti cerebrali nell'adolescenza", per permettere di trattare in modo efficace i primi segni del disturbo. “In questo modo i medici potrebbero prescrivere un trattamento mirato a determinate regioni del cervello o suggerire una psicoterapia o una terapia familiare in base ai sintomi chiave del disturbo".

Come proteggersi dalla dipendenza da Internet

“È importante sottolineare che l’educazione dei genitori sulla dipendenza da Internet è un’altra possibile via di prevenzione dal punto di vista della salute pubblica. I genitori che sono consapevoli dei primi segnali e dell’insorgenza della dipendenza da Internet gestiranno in modo più efficace il tempo trascorso davanti allo schermo, l’impulsività e ridurranno al minimo i fattori di rischio che circondano la dipendenza da Internet”.

Irene Lee, autrice senior della ricerca ha aggiunto: “Non c’è dubbio che Internet presenti alcuni vantaggi. Tuttavia, quando inizia a influenzare la nostra vita quotidiana, diventa un problema. Consigliamo ai giovani di imporre limiti di tempo ragionevoli per il loro utilizzo quotidiano di Internet e di garantire che siano consapevoli delle implicazioni psicologiche e sociali del trascorrere troppo tempo online”.

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