Apple ha lanciato la sua nuova piattaforma di giochi: cosa c’è dentro Apple Games

Apple ci crede davvero nei videogiochi. Lo ha dimostrato chiaramente durante la Worldwide Developers Conference 2025, annunciando Apple Games, una nuova app dedicata al mondo del gaming, pensata per diventare un vero e proprio hub centrale per tutti gli utenti iOS, iPadOS e macOS. L’obiettivo è quello di unire le funzionalità del vecchio Game Center con la sezione “Giochi” dell’App Store, offrendo allo stesso tempo l’accesso diretto ad Apple Arcade, il servizio in abbonamento che già oggi raccoglie centinaia di titoli selezionati, senza pubblicità né acquisti in-app. Apple Games sarà lanciata ufficialmente in autunno, preinstallata sui dispositivi con iOS 26, iPadOS 26 e macOS 26, ma è già disponibile in beta per gli sviluppatori.
Secondo le anticipazioni riportate da Bloomberg, Apple Games sarà un vero e proprio launcher, da cui si potranno avviare direttamente tutti i giochi installati sul dispositivo, seguire i progressi personali, controllare classifiche, sbloccare obiettivi e sfidare amici in multiplayer. In pratica, un ecosistema integrato pensato per semplificare e valorizzare l’esperienza di gioco, rendendola più simile a quella offerta dalle tradizionali piattaforme di gaming come console e PC. "L’app Games rivoluzionerà il modo di giocare su iPhone, iPad e Mac. Ci permette di creare in modo semplice momenti di condivisione tra gruppi di persone. Le nuove sfide funzionano alla grande e si integrano perfettamente nei nostri giochi su Apple Arcade", ha detto Tim Garbos, creative director e co-fondatore di Triband.
L’espansione di Apple nel gaming
Da Apple Arcade all’iPhone 15 Pro e Pro Max in grado di supportare titoli di ultima generazione come Resident Evil 4 Remake, Death Stranding e Assassin’s Creed Mirage, fino ad arrivare alla novità di Apple Games: negli ultimi anni l’azienda di Cupertino ha intrapreso un percorso dedicato specificatamente al gaming. Del resto, il settore sarà pure in crisi a livello interno, tra licenziamenti di massa e progetti cancellati, ma il suo fatturato globale resta tra i più grandi nell’industria dell’intrattenimento. Per capire, nel 2024 i videogiochi hanno fatturato 187 miliardi di dollari, il cinema 76, la musica in streaming quasi 30. È chiara dunque la volontà di Apple di inserirsi in un settore remunerativo i cui competitor sono verticali e si rivolgono alla community di gamer (PlayStation, Nintendo, Microsoft e così via).
Apple punta invece a parlare a un pubblico generalista, e quindi sulla carta più ampio, e a spingere su un trend già visibile da tempo: quello di un gaming sempre più mobile, digitale e flessibile. Trend evidente nella diffusione delle console ibride, nel successo di dispositivi portatili e nel lancio di servizi in cloud. In questo contesto, Apple ha il potenziale per giocare un ruolo chiave, portando produzioni di rilievo proprie o di terze parti al suo pubblico.
In tal senso, l'azienda di Tim Cook non è la sola a cercare spazio nel settore videoludico. Anche altri colossi apparentemente estranei al mondo del gaming stanno facendo mosse importanti. Netflix, per esempio, ha investito in giochi tratti dalle sue serie di punta (come Stranger Things e La regina degli scacchi) e in un sistema di cloud gaming che include anche le smart TV. Lo stesso sta facendo Microsoft con Xbox Cloud Gaming, portando Game Pass su ogni schermo possibile. Tutti segnali di una convergenza sempre più evidente tra tech e gaming, in cui le aziende cercano non solo di vendere i loro giochi, ma di diventare piattaforme di riferimento.