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Forse questo iPhone 15 può diventare un’ottima console portatile (anche se molto costosa)

Anche Resident Evil e Death Stranding: con iPhone 15 Pro e Pro Max i videogiochi non sono più esclusiva di console e PC. Una mossa, quella di Apple, che rischia di cambiare il settore del gaming.
A cura di Lorena Rao
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Con la presentazione di iPhone 15 Pro, Apple rischia di diventare uno dei principali attori del settore videoludico, accanto a nomi come Sony, Microsoft, Nintendo e Steam. Questo perché, grazie al nuovo processore A17 Pro, iPhone 15 Pro e Pro Max saranno in grado di far girare giochi del calibro di Resident Evil ViIIage, Death Stranding e Assassin’s Creed Mirage. Titoli riservati – finora – a PC e console. L’horror di casa Capcom e l’enigmatica opera di Hideo Kojima sono arrivati su iPhone 15 Pro direttamente nel lancio. Riguardo al nuovo capitolo di Assassin’s Creed, si parla invece di 2024.

Un mercato sempre più mobile

Le promesse di iPhone 15 Pro e Pro Max sono parecchie: supporto dell’HDR per garantire la qualità grafica, comandi touch reattivi, tecnologia MetalFX Upscaling per offrire prestazioni elevate e Ray Tracing per un’illuminazione più realistica. In questo modo le grosse produzioni, i cosiddetti giochi Tripla A, non saranno più appannaggio di console e PC. Un’entrata in scena, quella di Apple, che potrebbe ulteriormente spingere il settore verso la mobilità.

Una tendenza già attiva da diversi anni, come dimostrato da Nintendo Switch e Steam Deck, per citare i brand più noti. Parliamo di console portatili di aziende specializzate della game industry, all’interno della quale si inserisce Apple con un bacino d’utenza più vasto, eterogeneo, mainstream. Basti pensare che, da fine settembre prossimo, chiunque abbia un iPhone Pro (o Pro Max) potrà giocare al recente Resident Evil 4 Remake direttamente dal proprio dispositivo, senza avere la necessità di una console di ultima generazione o PC dalle specifiche tecniche adatte al gaming.

Può iPhone 15 cambiare il settore dei videogiochi?

Già altri colossi esterni al gaming hanno dimostrato interesse a ottenere una fetta del settore. Netflix ne è un chiaro esempio. A marzo scorso, l’azienda di Los Gatos ha annunciato un ampliamento del catalogo con partner di rilievo (la già citata Ubisoft, Ustwo), trasposizioni videoludiche dei suoi successi (Stranger Things, La regina degli scacchi) e futuri piani riservati al cloud gaming, che renderebbero Netflix Games disponibile su tutti i dispositivi, incluse le smart tv. Che poi è quello su cui sta lavorando Microsoft con Game Pass e Xbox Cloud Gaming. Insomma, appare chiaro un allargamento del settore con l'intrusione di marchi all'apparenza esterni al videogioco ma che possono rivelarsi incredibilmente competitivi, soprattutto in termini di audience.

Al momento ad Apple manca ancora una killer app, quel gioco che può davvero trascinare i consumatori ad acquistare iPhone 15 Pro (o ancora meglio Pro Max) per il gaming. Questo almeno per adesso. Non dimentichiamoci infatti di Apple Arcade, il servizio di videogiochi in abbonamento mensile realizzato dall’azienda di Cupertino per i suoi dispositivi. Di conseguenza, non è impossibile ipotizzare un incremento del catalogo con titoli di rilievo in esclusiva. Per concludere, l’annuncio di Apple in merito ai videogiochi potrebbe cambiare le carte in tavola del settore videoludico, oggi sempre più mobile, digitale e, soprattutto, pronto ad aprirsi al grande pubblico generalista.

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