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Amazon Alexa farà da computer di bordo per gli astronauti in volo per la Luna

L’assistente digitale del colosso dell’ecommerce farà parte del programma Artemis che riporterà l’uomo sul suo satellite naturale dopo mezzo secolo.
A cura di Lorenzo Longhitano
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Tra poche settimane – approssimativamente tra il mese di febbraio e quello di marzo – gli Stati Uniti riprenderanno la corsa spaziale verso la Luna interrotta ormai quasi 50 anni fa con la missione Apollo 17. Battezzata Artemis 1, la missione che avrà luogo a breve costituisce il primo passo per il ritorno dell'uomo sul suo satellite artificiale e prevede che l'equipaggio orbiti attorno alla Luna prima del rientro sulla Terra. Durante questo viaggio di prova non saranno presenti astronauti, ma a bordo farà il suo debutto l'assistente digitale Amazon Alexa, che verrà integrato nella strumentazione di bordo pensata per offrire supporto vocale durante la missioni future.

L'annuncio è stato dato dal colosso dell'ecommerce Amazon. Alexa in particolare farà parte di Callisto, una piattaforma tecnologica dimostrativa che sarà integrata nella navicella Orion dalla NASA in collaborazione anche con il costruttore Lockheed Martin e il colosso informatico Cisco. Callisto dovrà dimostrare come le tecnologie commerciali possano essere impiegate anche nello spazio, e nello specifico per assistere gli astronauti e rendere più semplice e sicuro il loro lavoro. Nella missione Artemis 1, il programma assumerà l'aspetto di un monitor con altoparlante e microfono – ovvero una sorta di smart display integrato con la strumentazione di bordo, ma rafforzato per resistere alle condizioni dello spazio e per essere in grado ascoltare correttamente i comandi nonostante il rumore di fondo della navicella.

La versione di Alexa a disposizione degli astronauti non sarà insomma la stessa presente sui gadget terrestri. La voce e le capacità di comprensione del linguaggio del software saranno le stesse, ma i servizi forniti all'equipaggio di Artemis 1 rimarranno legati al controllo di funzioni basilari della navicella e alle informazioni inerenti velocità e temperatura, ma soprattutto non prevederanno una connessione a Internet. A differenza di quanto avviene per gli utenti commerciali di Amazon, la versione di Alexa presente sulla navicella Orion risiederà all'interno della navicella e potrà agire anche assistenza dalla Terra.

Essendo una missione priva di equipaggio, le capacità di Alexa saranno messe alla prova attraverso una simulazione: le richieste vocali saranno inviate ad Alexa dalla Terra, e le risposte dell'assistente saranno registrate dai tecnici della missione per essere analizzate in vista delle prossime missioni, quando il software sarà utilizzato in presenza di astronauti in carne e ossa. In occasione della collaborazione, il colosso dell'ecommerce ha inoltre lanciato una iniziativa destinata a chi sul pianeta desidera seguire la missione lunare a distanza. Pronunciando la frase di attivazione "Alexa, portami sulla luna" a un dispositivo compatibile, la voce dell'assistente digitale fornirà informazioni sul Artemis 1.

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