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Un comune integratore alimentare può aumentare il rischio di cancro e metastasi, secondo uno studio

L’integratore nicotinamide riboside, una forma di vitamina B3, ha aumentato la prevalenza del cancro e delle metastasi al cervello in test di laboratorio.
A cura di Andrea Centini
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Una forma di vitamina B3 conosciuta come nicotinamide riboside (NR) e commercializzata come integratore alimentare può aumentare il rischio di cancro e catalizzare la formazione di letali metastasi al cervello, secondo un nuovo studio. Questo composto è stato spesso “elogiato” per i potenziali benefici sulla salute, grazie alla sua capacità di aumentare i livelli di energia cellulare. Lo studio “The NADPARK study: A randomized phase I trial of nicotinamide riboside supplementation in Parkinson’s disease” pubblicato sulla rivista Cell, ad esempio, ha determinato che la nicotinamide riboside potrebbe rallentare la progressione del Parkinson precoce, prevenendo la morte delle cellule nervose, mentre un altro studio ha dimostrato che la presenza di questa molecola nel tessuto muscolare può avere effetti antiinfiammatori. In numerosi siti che trattano di integratori alimentari si fa riferimento a presunti benefici su longevità, cognizione, perdita di peso, contrasto all'affaticamento e molto altro ancora; tutto ciò ha reso questa forma di vitamina B3 molto popolare, tanto da essere venduta regolarmente anche nei siti di e-commerce. Ma è davvero sicura? Secondo la nuova ricerca potrebbe non esserlo.

A determinare che il prodotto nutraceutico nicotinamide riboside potrebbe aumentare il rischio di cancro e metastasi cerebrali è stato un team di ricerca internazionale guidato da scienziati dell'Istituto Federale Svizzero di Tecnologia (EPFL) di Losanna e del Dipartimento di Chimica dell'Università del Missouri (Stati Uniti), che hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi della società SwissLumix SARL, dell'Istituto Ludwig per la ricerca sul cancro dell'Università di Losanna e del Nestlé Institute of Health Sciences. I ricercatori, coordinati dalla professoressa Elena Goun, docente di chimica presso l'ateneo americano, hanno deciso di analizzare gli effetti della nicotinamide riboside proprio perché supporta l'aumento dei livelli di energia cellulare. Le cellule tumorali, caratterizzate da un metabolismo accelerato, possono avvantaggiarsi di questa energia supplementare, dunque è davvero sicuro assumere NR?

Per studiare la relazione tra l'integratore alimentare e il cancro i ricercatori hanno messo a punto una nuova tecnica di imaging bioluminescente (chiamata BiNR) che permette di rilevare i livelli di nicotinamide riboside sia in vitro che in vivo, in tempo reale e in modo non invasivo. Ad esempio, possono essere rilevate le concentrazioni del composto nelle cellule tumorali, nei tessuti e nelle cellule T. I ricercatori hanno utilizzato la tecnica per studiare il ruolo dell'assorbimento della nicotinamide riboside nella prevalenza del cancro e nella formazione di metastasi in un modello animale di carcinoma mammario triplo negativo (TNBC). In parole molto semplici, hanno somministrato l'integratore ai topi per verificarne l'impatto. La professoressa Goun e colleghi non solo hanno osservato che la supplementazione dell'integratore si è tradotta in un aumento significativo della prevalenza del cancro, ma anche della formazione di metastasi cerebrali, per le quali non esistono opzioni di trattamento.

“Alcune persone prendono [vitamine e integratori] perché presumono automaticamente che vitamine e integratori abbiano solo benefici per la salute, ma si sa molto poco su come funzionano effettivamente”, ha affermato la professoressa Goun in un comunicato stampa. Ciò è particolarmente vero per la nicotinamide riboside, della quale gran parte dei meccanismi d'azione sono “una scatola nera – non sono compresi”. Ciò nonostante questa forma di vitamina B3 viene regolarmente utilizzata in molteplici ambiti clinici e come indicato può essere acquistata da chiunque sul web come integratore.

Sottolineiamo che l'aumento della prevalenza del carcinoma mammario e delle metastasi cerebrali è stato osservato su modelli murini (topi), pertanto non è detto che si verifichi lo stesso effetto nell'uomo. Saranno infatti necessarie diverse indagini di approfondimento per dimostrarlo e avere tutte le conferme del caso. Tuttavia gli autori dello studio indicano che i risultati “delineano l'importante ruolo di potenti nutraceutici come NR nel metabolismo del cancro” e dunque sussiste la necessità di valutare a fondo l'impiego di tale integratore sui pazienti, a seconda delle loro condizioni. I dettagli della ricerca “A bioluminescent-based probe for in vivo non-invasive monitoring of nicotinamide riboside uptake reveals a link between metastasis and NAD+ metabolism” sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Biosensors and Bioelectronics.

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