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Un asteroide è transitato vicinissimo alla Terra

L’asteroide 2022 NF ha compiuto un sorvolo ravvicinatissimo alla Terra alle 15:45 ora italiana di giovedì 7 luglio 2022.
A cura di Andrea Centini
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Alle 15:45 ora italiana un asteroide è transitato vicinissimo alla Terra. Secondo i calcoli degli scienziati della NASA e dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA), infatti, il “sasso spaziale” si è trovato ad appena 90mila chilometri dalla superficie terrestre. Dal punto di vista squisitamente astronomico è un'inezia, considerando che si tratta di circa un quarto della distanza media che ci separa dalla Luna. Il sorvolo non ha comportato alcun rischio di impatto. Ma anche se avesse intercettato e colpito il nostro pianeta, le conseguenze sarebbero state estremamente limitate.

La ragione risiede nel fatto che 2022 NF, questo il nome dell'asteroide, ha dimensioni molto contenute. Secondo il Near -Earth Object Coordination Center dell'ESA ha un diametro medio di 7 metri, più o meno la lunghezza di un piccolo camion, mentre per il Center for Near Earth Object Studies del Jet Propulsion Laboratory (JPL) della NASA ha un diametro compreso tra 5,6 e 12 metri, cioè dimensioni comprese tra quelle di una grossa auto e un autobus. È sfrecciato all'impressionante velocità di 11,41 chilometri al secondo, ovvero oltre 41mila chilometri orari. In caso di impatto con l'atmosfera terrestre molto probabilmente sarebbe stato completamente distrutto dal processo di ablazione, dando magari vita a un luminosissimo superbolide seguito da un potente boato. Le dimensioni sono circa la metà di quelle del meteoroide di Chelyabinsk, che esplose nei cieli della Russia alle 9:13 del 15 febbraio 2013 provocando 1200 feriti e danni su una vasta area. Il sasso spaziale era lungo circa 18 metri e aveva una massa di 10mila tonnellate. Proprio in questi giorni gli scienziati hanno scoperto nelle sue polveri cristalli mai osservati prima.

L'asteroide 2022 NF era stato scoperto solo il 4 luglio scorso, grazie al sistema Panoramic Survey Telescope and Rapid Response System (Pan-STARRS) che monitora costantemente il cielo per andare a caccia dei cosiddetti NEO (Near Earth Objects). L'asteroide non è classificato come potenzialmente pericoloso dalla NASA per via delle sue piccole dimensioni; finiscono in questo elenco tutti i sassi spaziali con un diametro di almeno 150 metri e che si avvicinano all'orbita terrestre di almeno 7,5 milioni di chilometri. In questo caso l'asteroide ha “accarezzato” a tutti gli effetti il nostro pianeta. L'asteroide era già visibile dal 6 luglio e il Virtual Telescope Project guidato dall'astrofisico italiano Gianluca Masi ne ha trasmesso le immagini in diretta streaming da Roma.

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