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Stanotte splendida congiunzione astrale tra la Luna e Saturno: come riconoscere il pianeta

La prima congiunzione astrale di maggio avrà come protagonisti la Luna e il “Signore degli Anelli” Saturno. Il valzer celeste sarà visibile a occhio nudo nella notte tra il 12 e il 13, fino all’alba.
A cura di Andrea Centini
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Saturno (credit NASA) e la Luna (credit Andrea Centini)
Saturno (credit NASA) e la Luna (credit Andrea Centini)

Nella notte tra il 12 e il 13 maggio potremo ammirare nel cielo una magnifica congiunzione astrale tra la Luna e Saturno. Sarà il primo dei quattro valzer celesti previsti per il mese di maggio, tutti duetti tra il satellite naturale della Terra e i pianeti del Sistema solare. I prossimi, come indicato dall'Unione Astrofili Italiani (UAI), sono attesi mercoledì 17 (con Giove), martedì 23 (con Venere) e mercoledì 24 (con Marte). Ecco tutto quello che c'è da sapere per non perdersi quello spettacolare di stanotte.

La Luna nella Fase di Ultimo Quarto, raggiunta esattamente alle 16:28 del 12 maggio, sorgerà tra Est e Sud Est attorno alle 03:00 ora di Roma, incastonata tra la costellazione del Capricorno (a destra), quella dell'Acquario (a sinistra) e quella del Pesce Australe (in basso). Saturno emergerà a sinistra del disco lunare a pochi gradi di distanza, praticamente allo stesso orario. I due oggetti risulteranno appaiati durante la prima parte della congiunzione, con un piccolo sorpasso del “Signore degli Anelli” prima del sorgere del Sole.

Il duetto celeste andrà avanti fino alle 05:30 del mattino circa, quando i primi raggi solari cancelleranno Saturno dal firmamento. Il pianeta ha infatti una luminosità relativamente debole e non resiste a lungo all'albeggiare. Riconoscerlo nella costellazione dell'Acquario è piuttosto semplice. È infatti caratterizzato da un tenue colore biancastro – giallognolo inconfondibile con quello degli astri circostanti, come la stella Hydor o la stella doppia HR 8573. La ragione è semplice: le stelle emettono luce propria attraverso le reazioni nucleari e brillano, mentre i pianeti, che non producono luce propria ma riflettono quella del Sole, non lo fanno (anche per una questione di distanze celesti).

Credit: Stellarium
Credit: Stellarium

La congiunzione astrale sarà perfettamente visibile a occhio nudo, ma meteo permettendo è caldamente consigliato l'uso di un buon binocolo o di un piccolo telescopio. La Luna nelle fasi intermedie garantisce infatti una visibilità eccezionale di maria (le parti scure), catene montuose e crateri; quando infatti è prossima alla fase di Luna Piena – o si trova effettivamente in plenilunio – l'eccessiva luminosità cancella molti dei dettagli. Saturno è invece uno dei pianeti più belli da ammirare al telescopio; ne basta uno amatoriale per poter osservare gli iconici anelli, con la possibilità anche di osservare anche la Divisione di Encke, uno spazio vuoto nell'anello A.

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