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No, il porcellino di terra che hai sotto al vaso non è un insetto: è un crostaceo

I porcellini di Terra sono piccoli invertebrati che spesso si rinvengono sotto vasi e sassi. Sono noti per la capacità di appallottolarsi in sfere perfette quando disturbati. Ecco cosa sappiamo su questi piccoli e meravigliosi animali.
A cura di Andrea Centini
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Porcellini di terra. Credit: Wikipedia
Porcellini di terra. Credit: Wikipedia

In questo periodo dell'anno, quando ci si dedica un po' più spesso alla cura delle piante in giardini e terrazzi, non è insolito imbattersi in una curiosa creatura di colore grigio scuro tendente al nero, “corazzata” e con l'incredibile capacità di appallottolarsi in una sfera perfetta quando disturbata. In Italia, dov'è molto comune, questo piccolo invertebrato viene chiamato porcellino di terra (Armadillidium vulgare), ma è conosciuto anche come onisco, porcellino di Sant'Antonio e altri nomignoli più o meno curiosi.

Credit: Wikipedia
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Non è insolito trovare questi fantastici animaletti sotto vasi, tronchi, sassi e più in generale in ambienti umidi e bui dove c'è del materiale vegetale, in particolar modo marcescente. Può comunque capitare di vederli “passeggiare” anche in pieno giorno sotto al Sole, in genere quando sono alla ricerca di un nuovo rifugio più adatto alle loro esigenze. In molti scambiano il porcellino di terra per un insetto, ma pur essendo un artropode non appartiene affatto a questa classe di invertebrati. Gli insetti, lo ricordiamo, hanno tra i caratteri distintivi il fatto di possedere tre paia di zampe: gli artropodi che ne hanno quattro paia (come i ragni) o più, come i centopiedi, i millepiedi e simili, non sono insetti, ma appartengono ad altri gruppi tassonomici.

Credit: Wikipedia
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Il porcellino di terra è, con molta sorpresa per molti, un crostaceo, il subphylum degli artropodi cui appartengono gamberi, granchi e aragoste. Più nello specifico, si tratta di un isopode, un ordine di crostacei di grande successo che ha conquistato tanto gli ambienti acquatici (sia marini che di acqua dolce) quanto la terraferma, radiando in un significativo numero di specie. Sono presenti in tutti i continenti. Si contano circa 10.000 specie di isopodi, molti dei quali hanno cicli di vita estremamente affascinanti. Tra i più incredibili vi è quello Cymothoa exigua, che si sostituisce – letteralmente – alla lingua dei pesci che parassita, dopo averla atrofizzata succhiandone il sangue. Circa la metà degli isopodi è adattata alla vita terrestre e il sottordine degli oniscidi, di cui fa parte il porcellino di terra, è tra i più diffusi. Esistono circa 3.000 specie di oniscidi e quasi tutte vivono sulla terraferma, sebbene alcuni come Ligia oceanica sono “tornati” in mare. Hemilepistus reaumuri ha persino conquistato il deserto.

Credit: Galveston Island State Park – Texas Parks and Wildlife/Facebook
Credit: Galveston Island State Park – Texas Parks and Wildlife/Facebook

Il porcellino di terra è distribuito principalmente nelle aree costiere del Mediterraneo, tuttavia, grazie alla globalizzazione, è riuscito a conquistare anche territori molto lontani, compreso il Nord America. È un animale prevalentemente notturno e detritivoro, che “adora” i luoghi umidi poiché perde facilmente l'acqua e respira attraverso un sistema branchiale. Non è amante delle temperature troppo basse né di quelle troppo alte. Tra i suoi comportamenti più caratteristici vi è la capacità di appallottolarsi in una sfera praticamente perfetta, in grado di dissuadere diversi insettivori. Nonostante questa capacità, il piccolo crostaceo con 7 paia di zampe – lungo al massimo poco meno di un paio di centimetri – non può nulla contro i ragni del genere Dysdera, che predano esclusivamente gli oniscidi con estrema efficacia grazie ai potenti cheliceri.

Credit: Wikipedia /Franco Folini
Credit: Wikipedia /Franco Folini

Il porcellino di terra non va confuso con altri crostacei isopodi molto somiglianti, come Armadillidium nasatum e Armadillidium depressum. Esiste anche una specie di millepiedi (un miriapode) soprannominato millepiede a palla (Glomeris marginata) molto simile, che per convergenza evolutiva ha sviluppato diverse caratteristiche in comune con gli oniscidi, come la “corazza” curvilinea e segmentata. Gli oniscidi, che mangiano principalmente detriti vegetali, sono considerati molto preziosi anche perché in grado di ripulire i terreni dall'accumulo di metalli pesanti.

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