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In Italia vive una lucertola enorme che sembra un’iguana e quasi nessuno lo sa: ecco dove si trova

Non tutti sanno che in Italia, in uno specifica regione geografica, vive una lucertola che può raggiungere dimensioni ragguardevoli, simili a quelle di un’iguana. I maschi più grandi della lucertola ocellata, questo il suo nome, possono infatti arrivare a sfiorare il metro di lunghezza per 1 kg di peso. Ecco dove vive.
A cura di Andrea Centini
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Credit: wikipedia
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In Italia vive in natura una lucertola talmente grande che gli esemplari più massicci sfiorano il metro di lunghezza (90 cm) e possono arrivare a pesare addirittura 1 chilogrammo. In genere però le dimensioni medie sono inferiori (60 cm) e il peso si aggira su alcune centinaia di grammi. Si tratta della splendida lucertola ocellata (Timon lepidus), un rettile dal colore verde brillante con una lunga coda – occupa circa i due terzi della lunghezza complessiva – e la testa larga. I maschi sono generalmente più grandi e colorati delle femmine. Il verde è simile è quello del ramarro, ma non mancano punteggiature e striature su dorso e fianchi tinti di giallo e azzurro. Sono animali splendidi; non a caso sono conosciuti anche come "lucertole ingioiellate".

Per chi non è esperto di zoologia questa lucertola può essere facilmente scambiata con un'iguana o un varanide, rettili che vivono in genere nella fascia tropicale e subtropicale del pianeta.

Chi ha la fortuna di incontrare casualmente le lucertole ocellate spesso pensa che si tratti di esemplari fuggiti da qualche rettilario privato, zoo e strutture analoghe. O che magari qualcuno li abbia lasciati deliberatamente in natura. Gli animali esotici che crescono molto, del resto, spesso vengono abbandonati da persone irresponsabili che decidono di disfarsene. Li lasciano in laghetti e boschi dove arrecano danni significativi agli equilibri degli ecosistemi e alla fauna selvatica autoctona. Basti pensare all'enorme numero di tartarughe dalle orecchie rosse (Trachemys scripta elegans) di origine americana, che ormai si trovano in stagni e laghi di quasi tutta Italia. Di solito venivano acquistate in qualche fiera di paese e poi abbandonate una volta raggiunte dimensioni ragguardevoli, ben superiori a quelle delle tristissime vaschette di plastica con cui in genere venivano vendute. Oggi, fortunatamente, la vendita di questa specie è severamente vietata.

Ma torniamo alla nostra "lucertolona", una specie non aliena e dunque perfettamente integrata nel contesto faunistico ed ecologico italiano. Il motivo per cui quasi nessuno la conosce (o l'ha mai avvistata) risiede nella limitatissima area di distribuzione nel Bel Paese: la Liguria occidentale e costiera. La specie è infatti endemica dell'Europa sudoccidentale, dunque può essere vista in Francia, Spagna, Portogallo e Gibilterra. Le lucertole ocellate vivono nelle zone di macchia mediterranea calde e soleggiate, ricche di rocce e cespugli dove possono ripararsi, riposarsi e scaldarsi. I lacertidi sono infatti animali a sangue freddo (ectotermi) che hanno bisogno del tepore della nostra stella per termoregolarsi e “attivarsi”. Questi grandi rettili possono essere osservati anche tra uliveti, vigneti e campi coltivati, ma i più fortunati le incontrano anche a bordo strada e sui muretti. Sono abili scavatori e arrampicatori (anche di alberi), ma non disdegnano sfruttare le tane abbandonate di altri animali, come quelle dei conigli.

I maschi sono molto territoriali e combattivi, soprattutto durante la stagione degli amori a cavallo tra la fine della primavera e l'inizio dell'estate. La femmina depone una ventina di uova dalle quali escono piccoli lunghi 4 – 5 centimetri, che non hanno alcun bisogno di cure parentali (sono perfettamente in grado di procacciarsi il cibo). Gli esemplari immaturi sono facile preda di molti animali, soprattutto mammiferi e uccelli, mentre gli adulti sanno difendersi con morsi vigorosi e potenti colpi con la coda, come gli iguanidi. Le lucertole ocellate si nutrono principalmente di insetti e piccoli animali di vari gruppi tassonomici, ma non disegnano le uova e altri pasti “facili”. Sono un vero tesoro della nostra biodiversità e vanno protette: la specie è classificata come "prossima alla minaccia" nella Lista Rossa dell'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN).

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