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Maurizio Costanzo era un sincero amante degli animali: qual era il suo preferito e perché

Maurizio Costanzo, scomparso a 84 anni il 24 febbraio 2023, nutriva un grande e sincero amore per gli animali. Come tutti, ne aveva uno preferito. Ecco qual era e per quale ragione.
A cura di Andrea Centini
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Maurizio Costanzo se n'è andato, lasciando un vuoto improvviso e profondo nel panorama culturale italiano. Giornalista, conduttore televisivo e radiofonico, autore e sceneggiatore, era amato dal grande pubblico che l'ha conosciuto attraverso i suoi programmi di successo, come il Maurizio Costanzo Show e Buona Domenica in TV e Facciamo Finta Che in radio. Proprio nella trasmissione radiofonica di Radio 101, condotta assieme a Carlotta Quadri sin quando le condizioni di salute glielo hanno permesso, il compagno di Maria de Filippi ha ricordato più volte una delle sue più genuine passioni: l'amore per gli animali, che ha custodito per tutta la vita. Non a caso iniziò a coltivarlo sin dalla tenera età, come dimostra un premio dell'Ente Protezione Animali (ENPA) vinto grazie a un tema dedicato alle farfalle, scritto quando frequentava la scuola elementare. Agli animali Maurizio Costanzo aveva dedicato una bellissima rubrica in Facciamo Finta Che, “Animali Come Noi”, impreziosita dagli interventi del professor Francesco Petretti, biologo, docente presso l'Università di Perugia, membro del comitato scientifico del WWF e apprezzato documentarista, spesso presente in trasmissioni televisive come Geo&Geo.

Sulla sua pagina Facebook il professor Petretti ha lasciato un toccante ricordo di Maurizio Costanzo, sottolineando quanto amasse tutti gli animali. “Sosteneva che non si annoiava mai a parlare e ad ascoltare storie di animali, partecipando con entusiasmo a ogni evento, piccolo o grande”, ha chiosato il divulgatore scientifico, aggiungendo anche quale fosse il suo animale preferito: la tartaruga. Costanzo custodiva con gelosia un'enorme collezione composta da migliaia di statuine con le fattezze di questi magnifici rettili. A chi andava a trovarlo, inoltre, regalava sempre un piccolo amuleto a forma di tartaruga, come portafortuna e segno di buon auspicio. Nel suo libro “La strategia della tartaruga. Manuale di sopravvivenza” affermava che le tartarughe, grazie al loro guscio protettivo, erano per lui il simbolo della resilienza, della capacità di resistere alle avversità che si parano innanzi nel corso della vita. Ne elogiava inoltre l'indipendenza e la longevità.

Maurizio Costanzo gli animali li amava e rispettava tutti, come raccontato in un altro libro, “Preferisco i cani (e un gatto)”. “Gli animali sono superiori a noi in tante faccende, come la capacità di esprimere affetto, di dimostrare fedeltà, di essere sinceri e di prevaricare l’altro solo per lo stretto necessario alla sopravvivenza. L’uomo no, l’uomo prevarica per gioco, per noia, per insicurezza, per vuota ambizione. L’osservazione del mondo animale è stata per me una lezione di vita”, aveva scritto con sincera ammirazione nella sintesi del lavoro. E questo amore traspariva chiaro e limpido nella sua trasmissione radiofonica, mentre ascoltava con coinvolgimento e attenzione i racconti del professor Petretti, presenza fissa del venerdì. Consigliamo a tal proposito l'ascolto di uno dei suoi ultimissimi interventi pubblici, la puntata di "Animali Come Noi" registrata all'inizio del mese, nella quale si parlava di fringuelli, elefanti e ghepardi.

Costanzo nutriva una particolare passione per i cani, soprattutto per i bassotti, come Filippa, Giovanni e Ugo, che ha accolto assieme a Maria de Filippi come veri e propri membri della famiglia. Non mancano le foto ricordo con gli adorati pastori tedeschi. “I cani mi considerano uno come loro, un pari grado. E devo dire che a me non dispiace affatto”, aveva affermato il giornalista tempo addietro. Era legatissimo anche al suo gatto certosino Filippo, che era stato abbandonato a Roma assieme ai suoi fratelli. “I gatti sono straordinari per la loro dignità e penso che siano riservati nei sentimenti”, aveva detto Costanzo nel 2015, aggiungendo con ironia di preferirli ai parenti.

Il professor Petretti ha chiuso il suo messaggio di addio a Maurizio Costanzo con queste parole: “Mi mancherà, mancherà al mondo della comunicazione che ha così magistralmente rinnovato e guidato, mancherà anche agli amici degli animali”. E non possiamo che dargli ragione.

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