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Malattie cardiovascolari in aumento nei giovani: quali sono i sintomi cui fare attenzione

Negli ultimi anni alcuni studi hanno registrato un aumento delle malattie cardiovascolari nei giovani, in associazione a un incremento dei fattori di rischio noti come l’obesità e il diabete. Ecco quali sono le più comuni e quali sono i sintomi cui prestare attenzione.
A cura di Andrea Centini
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Le malattie cardiovascolari (CVD) rappresentano la principale causa di morte nei Paesi industrializzati e risultano sempre più diffuse anche fra i giovani adulti. A evidenziare l'aumento di queste patologie nella fascia d'età è stato un recente studio internazionale condotto da scienziati del College di Medicina Cheeloo dell'Università di Shandong (Cina) e del Baker Heart and Diabetes Institute di Melbourne (Australia), pubblicato sul British Medical Journal. I ricercatori coordinati dai professori Jiahong Sun e Boxi hanno analizzato statisticamente i dati del Global Burden of Disease, Injuries, and Risk Factors Study (GBD) 2019 – un ricchissimo database con informazioni clinici –, che fanno riferimento a oltre 200 Paesi e territori. Si sono concentrati in particolar modo sulla fascia di età compresa tra i 15 e i 39 anni e hanno analizzato l'incidenza, la prevalenza e il tasso di mortalità legato a molteplici malattie cardiovascolari nel periodo compreso tra il 1990 e il 2019.

Tra le numerose patologie messe nel mirino dagli esperti figurano cardiopatie di vario genere (reumatica, ipertensiva, valvolare etc etc), endocardite, fibrillazione atriale, miocardite e molte altre ancora. Incrociando i dati è emerso che l'attesa di vita corretta per disabilità o DALY (acronimo di disability-adjusted life year) per 100.000 abitanti è diminuita in modo significativo da 1.257,51 nel 1990 a 990,64, così come il tasso di mortalità, passato da 19,83 a 15,12. Ciò nonostante, come evidenziato, si è verificato un aumento (moderato) dell'incidenza delle patologie (da 126,80 a 129,85) e un sensibile aumento della prevalenza (da 1.477,54 a 1.645,32). Tra le malattie cardiovascolari principalmente riscontrate nei giovani l'endocardite, la cardiomiopatia ischemica e la cardiomiopatia reumatica, quest'ultima legata al danneggiamento delle valvole cardiache innescato da una reazione infiammatoria autoimmune all'infezione di specifici batteri.

Quali sono i giovani più colpiti dalle malattie cardiovascolari

L'aumento delle malattie cardiovascolari nei giovani, più colpiti anche dal cancro, risulta più significativo nei Paesi a medio e basso reddito, mentre in molti di quelli ad alto reddito sono stabili, in leggero aumento o in diminuzione. Nell'UE, ad esempio, il tasso di mortalità nei giovani tra i 10 e i 24 anni di età per CVD si è sensibilmente ridotto tra il 1990 e il 2019. Negli USA nell'ultimo decennio la mortalità per malattie cardiovascolari è rimasta stabile, come evidenziato nello studio “Cardiovascular Risk Factor Prevalence, Treatment, and Control in US Adults Aged 20 to 44 Years, 2009 to March 2020” pubblicato su JAMA. Tuttavia negli adulti con età compresa tra i 20 e i 44 anni sono cresciuti sensibilmente diversi fattori di rischio associati allo sviluppo di ictus, infarto e altre gravi patologie cardiovascolari. Ad esempio la prevalenza del diabete è aumentata dal 3,0 percento al 4,1 percento dal 2009/2010 al 2017/2020, così come è aumentata quella dell'obesità, passata dal 32,7 percento al 40,9 percento nel medesimo arco temporale. Non sono state identificate variazioni nell’ipertensione (tra i principali fattori di rischio) mentre l’iperlipidemia è diminuita.

L’aumento delle malattie cardiache tra il 2020 e il 2021 negli USA, secondo un editoriale pubblicato su JAMA, sarebbe coinvolto per il 4 percento nel recente accorciamento dell’aspettativa di vita, già compromesso dalla pandemia di COVID-19 non ancora conclusa. In alcuni sottogruppi l'aumento di determinate condizioni cardiovascolari è ancora più marcato; ad esempio la percentuale di infarto del miocardio precoce tra i giovani adulti neri (età inferiore ai 40 anni) è salita ogni anno del 2 percento a partire dal 2018. Tornando allo studio sul British Medical Journal, l'endocardite è stata la CVD associata a prevalenza, incidenza e DALY più alte nei maschi di età compresa tra i 25 e i 39 anni, mentre per le donne tra 30 e 39 anni è stato riscontrato un aumento del tasso di mortalità per flutter atriale e fibrillazione. Sulle cause effettive di questo aumento ci sono pochi dati, ma si ritiene che lo stile di vita più sedentario, l'obesità crescente, la dieta insalubre, l'abuso di alcol, il vizio del fumo e altri fattori possano concorrere al rischio di CVD.

Quali sono i sintomi delle malattie cardiovascolari cui prestare attenzione

Per quanto concerne i sintomi cui prestare attenzione, ce ne sono molti in virtù della grande varietà delle patologie cardiovascolari. Alcuni sono indicati in un approfondimento pubblicato dalla Mayo Clinic, un'importante organizzazione di ricerca medica negli Stati Uniti. Ad esempio, per le malattie cardiache che coinvolgono i vasi sanguigni (che possono restringersi a causa dell'accumulo di placche aterosclerotiche) si segnalano dolore toracico, senso di oppressione e fastidio al torace (angina); fiato corto; gambe e braccia fredde; intorpidimento; debolezza; e dolore in varie parti del corpo, come gola, mascella, schiena e parte superiore dell'addome.

Per le aritmie, ovvero i battiti cardiaci irregolari, tra i sintomi indicati possono comparire tachicardia (battito accelerato); bradicardia (battito lento); dolori e fastidi al torace; stordimento; vertigini; e fiato corto. Per quanto concerne le cardiomiopatie, nelle quali è il muscolo cardiaco ad essere in sofferenza, la sintomatologia può comprendere svenimento; aritmie; gambe, caviglie e piedi gonfi; fiato corto; affaticamento e vertigini. Sintomi simili possono manifestarsi anche in presenza di malattie valvolari. Naturalmente si tratta solo di informazioni generiche di un portale specializzato; ciascuno di noi è tenuto a contattare sempre il proprio medico curante o l'assistenza sanitaria nel caso in cui dovesse avvertire dei disturbi medici. Molti dei sintomi sopraindicati, inoltre, possono essere innescati da una moltitudine di condizioni differenti.

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