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La NASA ha pubblicato una foto inquietante dell’addestramento lunare: perché è al buio

Il Johnson Space Center della NASA ha pubblicato una foto della piscina di addestramento per il ritorno sulla Luna. Ecco perché è così buia e tetra.
A cura di Andrea Centini
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Il ritorno dell'uomo sulla Luna si avvicina e la NASA sta gettando le basi per l'addestramento specifico, che sarà molto più al buio che in passato. Gli astronauti del programma Artemis, infatti, alluneranno al Polo Sud del satellite della Terra, una regione con molta meno luce rispetto al Mare della Tranquillità, dove arrivò l'Apollo 11 nel 1969. Pertanto l'agenzia aerospaziale statunitense sta predisponendo una piscina di allenamento con condizioni decisamente oscure, in grado di replicare con accuratezza l'ambiente lunare. La prima spettacolare immagine dei preparativi è stata pubblicata sui profili social della NASA; mostra due subacquei in un mondo buio, dall'aspetto "alieno" ma molto evocativo, da film di fantascienza.

La piscina in questione, profonda ben 12 metri, si trova nel Neutral Buoyancy Laboratory (NBL) di Houston, una struttura realizzata per simulare le condizioni di bassa gravità della Luna e, potenzialmente, anche di altri mondi lontani. “Spegni le luci: stiamo simulando un Moonwalk!”, si legge nel cinguettio del Johnson Space Center della NASA, che gestisce il corpo astronauti, la Stazione Spaziale Internazionale – che verrà fatta schiantare nell'Oceano Pacifico nel 2031 –, le missioni delle navette Orion e altri progetti nello spazio. Per ricreare le condizioni del Polo Sud lunare, dove il Sole accarezza soltanto l'orizzonte proiettando ombre lunghissime, sono state spente tutte le luci della struttura, inoltre sono stati appesi grandi teloni neri sulle pareti della piscina, per ridurre al minimo i riflessi. È stata installata anche una potentissima lampada cinematografica subacquea, come sottolineato a mashable.com dalla dottoressa Megan Dean, tra i responsabili degli affari pubblici della NASA.

Altri dettagli per ricreare il più fedelmente possibile le condizioni lunari sono la trasparenza dell'acqua e l'uso di un fondale gessoso, a grana finissima, simile alla regolite che ricopre la superficie del satellite naturale (per riprodurla è stata utilizzata principalmente sabbia filtrante per piscine). Per evitare che l'acqua della piscina si intorbidisca, gli oltre 23 milioni di litri d'acqua vengono filtrati più di una volta al giorno, inoltre gli scienziati conducono più volte analisi sulla sua composizione chimica. Il campo di addestramento è praticamente pronto e, quando sarà annunciato il corpo astronauti che prenderà parte alle prime missioni di Artemis, inizieranno le sessioni di test vere e proprie in questo affascinante mondo subacqueo.

Il ritorno sulla Luna era atteso per il 2024, ma a causa della pandemia di COVID-19, del ritardo con la messa a punto delle nuove tute spaziali e di una causa legale indetta dalla Blue Origin di Jeff Bezos (per via dell’assegnazione del modulo lunare di Artemis a SpaceX di Elon Musk), la data è slittata a “non prima del 2025”, come affermato dall'amministratore della NASA Bill Nelson. La missione Artemis porterà sulla Luna la prima donna e la prima persona nera, un doveroso cambio di programma rispetto alle missioni Apollo, che fecero allunare soltanto maschi bianchi.

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