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La falce di Luna danza con Venere e Marte all’alba di domenica: come vedere la congiunzione astrale

La penultima congiunzione astrale di febbraio avrà per protagonisti ben tre oggetti: la falce di Luna, Venere e Marte. Ecco come e quando vedere lo spettacolo.
A cura di Andrea Centini
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All'alba di domenica 27 febbraio potremo ammirare nel cielo una spettacolare congiunzione astrale con ben tre protagonisti: il “pianeta dell'amoreVenere, Marte e una sottilissima falce di Luna calante. I tre oggetti celesti saranno quasi perfettamente allineati nel cielo sudorientale. La congiunzione astrale di domani, la quarta dall'inizio del mese, non sarà comunque l'ultima di febbraio; lunedì 28, infatti, ce ne sarà un'altra con ben cinque oggetti coinvolti. Ai tre già citati si aggiungeranno anche Mercurio e Saturno, regalandoci uno splendido e “affollato” valzer spaziale. Purtroppo i due pianeti risulteranno piuttosto bassi sull'orizzonte e dunque difficili da osservare, soprattutto in presenza di ostacoli naturali o artificiali come edifici, montagne e alberi.

Ma torniamo alla congiunzione astrale più vicina, quella di domenica. I tre protagonisti faranno capolino nel firmamento a partire dalle 4:25 circa (ora di Roma), quando nel cielo sudorientale inizierà a levarsi Venere. Circa mezzora più tardi spunterà all'orizzonte il “Pianeta Rosso”, mentre il satellite della Terra si presenterà all'appuntamento verso le 6:10, dando ufficialmente inizio al fenomeno celeste. Tutti gli oggetti saranno incastonati nel cuore della costellazione del Sagittario. La danza a tre, tuttavia, durerà ben poco, perché i raggi solari dell'alba “cancelleranno” rapidamente Marte dalla volta celeste, il più debole del gruppo. Venere, il terzo oggetto più luminoso del cielo dopo il Sole e la Luna, resisterà molto più a lungo e sparirà indicativamente verso le 7 del mattino. La sottilissima falce di Luna resterà invece visibile per tutto il giorno.

Simulazione della congiunzione astrale. Credit: Stellarium
Simulazione della congiunzione astrale. Credit: Stellarium

Riconoscere i tre oggetti nella costellazione del Sagittario sarà semplicissimo. A causa della sua notevole luminosità, infatti, Venere appare nel cielo come una sorta di faretto, talmente brillante che è possibile scambiarlo con la luce prodotta da un aereo. Ciò è dovuto alla luce del Sole riflessa dalla densa e corrosiva atmosfera del pianeta, responsabile del più devastante effetto serra nel Sistema solare (la superficie tocca oltre 460° C di temperatura). Marte, pur essendo decisamente meno luminoso di Venere, ha un inconfondibile colore rosso rubino e il 27 all'alba sarà esattamente a metà strada tra il falcetto di luna calante (in basso) e Venere (in alto).

Come sempre il metodo migliore per ammirare una congiunzione astrale è a occhio nudo, ma in questa occasione lo è ancor ancor di più. La falce di Luna è infatti troppo sottile per poter apprezzare al telescopio (o con un binocolo) i dettagli che emergono nelle fasi intermedie, mentre per osservare le caratteristiche di Marte – come ad esempio i poli – serve uno strumento con diametro considerevole. Venere, d'altro canto, avendo fasi analoghe a quelle della Luna è un soggetto sempre molto interessante da puntare.

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