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La cassetta degli attrezzi persa dalle astronaute fotografata dall’Italia: lo scatto di Gianluca Masi

L’astrofisico Gianluca Masi, responsabile scientifico del Virtual Telescope Project, è riuscito a fotografare la cassetta degli attrezzi persa da due astronaute della NASA all’inizio di novembre, mentre lavoravano all’esterno della Stazione Spaziale Internazionale (ISS).
A cura di Andrea Centini
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A sinistra la cassetta degli attrezzi mentre "scivola via" dalla ISS (Credit: NASA TV), a destra lo scatto dall'Italia dell'oggetto (Credit: Gianluca Masi / Virtual Telescope Project)
A sinistra la cassetta degli attrezzi mentre "scivola via" dalla ISS (Credit: NASA TV), a destra lo scatto dall'Italia dell'oggetto (Credit: Gianluca Masi / Virtual Telescope Project)

La cassetta degli attrezzi persa nello spazio da due astronaute della NASA è stata fotografata da Manciano, un comune in provincia di Grosseto (Toscana). A ottenere l'immagine del detrito spaziale, classificato con il nome in codice di 58229/1998-067WC, è stato l'astrofisico Gianluca Masi, responsabile scientifico del Virtual Telescope Project (VTP). È proprio grazie agli strumenti dell'osservatorio toscano che è stato possibile immortalare l'oggetto perduto, visibile nello scatto sottostante come un piccolo puntino luminoso nel cielo. Le strisce che circondano la cassetta degli attrezzi sono le stelle, la cui luce è stata stirata a causa dell'inseguimento del telescopio robotizzato controllato da remoto.

Credit: Gianluca Masi / Virtual Telescope Project
Credit: Gianluca Masi / Virtual Telescope Project

Come specificato dal dottor Masi, l'immagine è stata catturata alle 18:00 ora italiana di mercoledì 15 novembre, grazie alla potente unità robotica ARTEC250+Paramount ME+C3Pro61000EC facente parte della struttura del Virtual Telescope Project, caratterizzato da telescopi che possono essere controllati via internet. “Grazie alle straordinarie tecnologie e alle raffinate meccaniche impiegate, lo strumento ha puntato e inseguito perfettamente questo detrito, nonostante si spostasse nel cielo di circa un grado ogni tre secondi, peraltro di moto continuamente variabile”, ha sottolineato l'astrofisico. Nei giorni scorsi gli esperti avevano comunicato che la cassetta degli attrezzi può essere avvistata anche con un buon binocolo, avendo una luminosità di poco inferiore a quella percepibile dall'occhio umano (è simile a quella del pianeta Urano, che recentemente è stato in opposizione).

Nel momento in cui è stata immortalato dalla Maremma grossetana il detrito spaziale si trovava ad appena 13 gradi di altezza sopra l'orizzonte, ciò significa che era molto basso. A rendere possibile lo scatto il prezioso cielo di Manciano, “il cielo più buio dell'Italia peninsulare”, come spiegato da Masi. A tale quota, infatti, altrove sarebbe stato molto difficile da intercettare, a causa dell'inquinamento luminoso estremamente diffuso in Italia. Purtroppo il cielo del comune toscano è fortemente minacciato dal progetto di costruire un parco eolico, pertanto il responsabile del VTP ha lanciato una petizione per tutelarlo. Ricordiamo che un cielo buio, puro e stellato, oltre a essere preziosissimo per la ricerca scientifica, è un patrimonio dell'umanità tutelato dalla Dichiarazione Universale dei Diritti delle Generazioni Future dell'UNESCO del 1994. Purtroppo, nel nostro Paese, è sempre più disatteso.

La cassetta degli attrezzi persa dalle astronaute in questo momento precede di una decina di minuti la Stazione Spaziale Internazionale (ISS), da cui era “scivolata” il 1 novembre. A perderla le due astronaute della NASA Jasmin Moghbeli e Loral Ashley O'Hara durante un'attività extraveicolare o EVA (una passeggiata spaziale) per un lavoro di manutenzione su un pannello solare. Fortunatamente l'oggetto è stato perduto quando non era più necessario per concludere l'operazione.

In questo momento la cassetta degli attrezzi si trova a 400 chilometri dalla superficie terrestre e continuerà a deorbitare fino a quando non si disintegrerà contro l'atmosfera terrestre. La distruzione detrito, al momento, è prevista per marzo del prossimo anno. I calcoli degli esperti avevano determinato che il rischio di impatto con la ISS fosse basso poco dopo la sua perdita. La spazzatura spaziale rappresenta uno dei principali pericoli per i veicoli spaziali e naturalmente gli astronauti.

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