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L’8 marzo la Luna, Venere e Marte risplendono sulla Festa della Donna: a che ora vederli nel cielo

Nel giorno della Festa della Donna si verificherà una magnifica congiunzione astrale a tre: Marte, Venere e la falce di Luna disegneranno uno spettacolare triangolo nel cielo. A che ora vedere la congiunzione astrale dell’8 marzo e come riconoscere i pianeti.
A cura di Andrea Centini
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Simulazione della congiunzione astrale dell'8 marzo. Credit: Stellarium
Simulazione della congiunzione astrale dell'8 marzo. Credit: Stellarium

Poco dopo le 06:00 del mattino (ora di Roma) di venerdì 8 marzo 2024, giorno della Festa della Donna, potremo vedere nel cielo una magnifica congiunzione astrale con tre protagonisti: Marte, Venere e la falce di Luna calante. I due pianeti e la compagna della Terra disegneranno uno spettacolare triangolo nel cielo orientale, immediatamente riconoscibile. Come spiegato dall'Unione Astrofili Italiana (UAI) nella rubrica mensile dedicata ai fenomeni astronomici, quello di domani sarà il primo valzer celeste di marzo, il più spettacolare dei quattro previsti nell'arco del mese. Gli altri tre sono l'incontro tra Luna, Giove e Pleiadi atteso per la sera di giovedì 14 marzo e i duetti Luna – Pleiadi (venerdì 15) e Venere – Saturno (venerdì 22). Ecco tutto quello che c'è da sapere sulla congiunzione astrale che brillerà sulla Festa della Donna.

Come indicato, la congiunzione astrale dell'8 marzo 2024 avrà inizio appena dopo le 06:00 (ora di Roma) nel cielo orientale, quando i tre oggetti si troveranno tutti sopra l'orizzonte. Il primo a sorgere sarà il “Pianeta Rosso” Marte, che farà capolino attorno alle 05:30. Sarà seguito una ventina di minuti dopo da Venere e a stretto giro anche dal falcetto di Luna. Il valzer celeste si svolgerà esattamente tra Est e Sud – Est, incastonato nella costellazione del Capricorno.

Lo spettacolare triangolo, purtroppo, sarà visibile soltanto per una mezzoretta al massimo, a causa dell'alba incipiente. Il sorgere del Sole è infatti atteso qualche minuto dopo le 06:30, pertanto i raggi solari cancelleranno rapidamente i protagonisti del valzer celeste (tranne la Luna, che resterà visibile sulla volta celeste fino a metà pomeriggio, quando tramonterà nel cielo occidentale). Il primo oggetto a sparire sarà Marte, essendo il meno luminoso del terzetto, mentre Venere “resisterà” più a lungo, trattandosi del terzo corpo celeste più luminoso dopo il Sole e la Luna.

Sottolineiamo che bisogna prestare la massima attenzione a guardare verso Est a ridosso dell'alba, proprio a causa del sorgere del Sole. Gli orari indicati nell'articolo fanno riferimento a Roma e variano in base alla propria posizione geografica; a Lecce, ad esempio, l'8 marzo il Sole sorge attorno alle 06:10, mentre a Milano alle 06:50. La posizione di chi osserva influenza naturalmente sia gli estremi della congiunzione astrale (durata, opportunità di vedere tutti gli oggetti etc etc) che il rischio di guardare il Sole. La stella non va mai osservata a occhio nudo o con gli strumenti ottici senza filtri solari e apposite protezioni: si rischiano infatti gravi danni alla vista e la cecità. Prima di tentare l'osservazione della congiunzione dell'8 marzo è doveroso assicurarsi dell'orario in cui sorge il Sole nella propria posizione geografica.

Fatta questa doverosa premessa, riconoscere i protagonisti della congiunzione astrale sarà semplicissimo. Marte, infatti, è caratterizzato da un inconfondibile colore rossiccio che non “brilla” come quello delle stelle giganti rosse (ad esempio Arturo), inoltre si troverà al vertice più alto del triangolo. Anche Venere, grazie alla sua notevole luminosità, sarà perfettamente visibile in basso a sinistra, tra il Capricorno e l'Acquario, dove non potrà essere confuso con altri oggetti. Il “Pianeta dell'Amore” si presenta come un vero e proprio faretto, in grado di confondere persino i piloti degli aerei. La ragione risiede sia nella vicinanza alla Terra che nell'atmosfera densissima e corrosiva, che riflette con forza i raggi del Sole. La Luna, come già specificato, sarà in basso a destra e si presenterà come un sottilissimo falcetto calante. La Luna Nuova, come spiegato dalla UAI, è attesa infatti alle 10:00 del 10 marzo. Non resta che attendere lo spettacolare evento astronomico, prestando la massima attenzione al Sole.

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