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Iniziata la storica passeggiata spaziale di Samantha Cristoforetti (con una tuta russa)

Con 50 minuti di ritardo sulla tabella di marcia ha avuto inizio la prima passeggiata spaziale di Samantha Cristoforetti. Ecco cosa farà nelle prossime ore.
A cura di Andrea Centini
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Samantha Cristoforetti è uscita dalla camera d'equilibrio (airlock) della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) e ha iniziato la sua prima, emozionante passeggiata spaziale. Dalle 16:52 di oggi, giovedì 21 luglio, è diventata la prima donna europea a compiere una EVA, acronimo di Extra-Vehicular Activity (attività extraveicolare), come vengono chiamate formalmente le “passeggiate fra le stelle”. Nelle prossime ore l'astronauta italiana dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA) sarà impegnata assieme al collega russo Oleg Artemyev dell'Agenzia Spaziale Russa (ROSCOMOS) in una serie di importanti compiti, che potrebbero tenerli occupati fin oltre le 23:oo ora italiana.

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L'intera passeggiata spaziale può essere seguita in diretta streaming sulla “televisione” ufficiale della NASA (NASA TV), sull'ESA Web TV (che ha iniziato a trasmettere le immagini dei complessi e rigorosi preparativi all'uscita a partire dalle 15:30) e commentata in italiano sull'ASI TV. Entrambi gli astronauti indossano una tuta russa Orlan ed è possibile distinguerli grazie ai colori di alcuni dettagli nastriformi sulle gambe, sugli zaini col supporto vitale e sulle braccia. La Cristoforetti (EV2) ha strisce in blu, mentre il cosmonauta russo (EV1) – alla sua sesta passeggiata spaziale – presenta dettagli in rosso. Artemyev è attualmente il comandante della stazione spaziale e leader dell'EVA. Poiché gli astronauti sono usciti da un modulo russo non ci sono telecamere "occidentali" puntate sulla prima fase della passeggiata spaziale, quindi al momento i due si sono solo intravisti. A complicare le cose anche il fatto che la ISS viaggia per 45 minuti alla luce e 45 minuti al buio.

Credit: ESA
Credit: ESA

La ragione per cui l'astronauta italiana indossa una tuta russa e non la classica EMU (Extravehicular Mobility Unit, sistema per la mobilità extraveicolare) in dote alle agenzie aerospaziali occidentali risiede nel fatto che la NASA e l'ESA hanno deciso uno stop nel loro impiego nel mese di maggio, a causa di un difetto “storico” che determina un accumulo di acqua nel casco. Dopo l'ultimo incidente occorso all'astronauta dell'ESA Matthias Maurer (con 25 centimetri d'acqua finiti nel casco) si è deciso per un check approfondito delle EMU sulla Terra, pertanto al momento si può uscire con le sole Orlan russe. Samantha non avrà comunque alcun problema, dato che si era addestrata proprio con una di queste tute in Russia e non con l'EMU. È inoltre un segnale che nello spazio la collaborazione tra Occidente e Russia prosegue proficuamente. Si tratta del quarto astronauta europeo a uscire fuori dalla ISS con una tuta Orlan e la seconda donna, dopo la statunitense Peggy Whitson.

Il braccio robotico europeo. Credit: ESA
Il braccio robotico europeo. Credit: ESA

In questi istanti la Cristoforetti e Artemyev si stanno preparando per il primo esperimento, il rilascio di 10 nano-satelliti progettati per raccogliere dati radio-elettronici. I satelliti saranno passati dall'astronauta italiana al cosmonauta russo che li rilascerà delicatamente nello spazio uno ad uno. Dopo questo primo compito posizioneranno un braccio telescopico dal modulo russo Zarya al Poisk, che servirà per "fornire supporto alle prossime passeggiate spaziali", come specificato in un comunicato dell'ESA.

Dovranno anche installare nuove piattaforme e un adattatore per la workstation del nuovo laboratorio Nauka, che funge anche da attracco per le navette. Particolarmente importante sarà il lavoro per completare il Braccio Robotico Europeo, con operazioni sul pannello di controllo, isolamento e installazione di un adattatore temporaneo. L'astronauta italiana dovrà assicurarsi "che la protezione dell'unità della telecamera del braccio sia sufficientemente nitida da consentire a un laser di guidare il braccio nelle operazioni di presa e spostamento", ha spiegato l'ESA. L'intera operazione, come indicato, potrebbe richiedere 6 ore e 35 minuti di lavoro.

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