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Cos’è l’afasia, il disturbo del linguaggio che ha costretto Bruce Willis a ritirarsi

Il celebre attore di Hollywood Bruce Willis è stato costretto a lasciare la carriera di attore a causa dell’afasia. Ecco cos’è, quali sono le cause e i sintomi.
A cura di Andrea Centini
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Attraverso un comunicato congiunto la famiglia di Bruce Willis ha annunciato che l'amato attore di Hollywood è stato colpito da afasia, un disturbo del linguaggio che comporta la perdita “parziale o completa della capacità di esprimersi o comprendere parole scritte o verbali”, come spiegato dagli autorevoli Manuali MSD per operatori sanitari. In parole semplici, determina un'incapacità di comunicare in modo naturale. Poiché la condizione cognitiva è incompatibile con la recitazione, Willis è stato costretto a fare “un passo indietro” nella sua carriera, decidendo di ritirarsi. Un durissimo colpo per i fan dell'attore, attore nato in Germania nel 1955 (in una base militare statunitense) e apprezzato per i suoi ruoli da “duro”. Ecco cos'è l'afasia, quali sono i sintomi, le cause e come si tratta.

Cos'è l'afasia e quali sono i sintomi

Come specificato dai Manuali MSD, l'afasia è un disturbo del linguaggio “che può essere caratterizzato da un'alterazione della comprensione o dell'espressione delle parole o degli equivalenti non verbali delle parole”. Chi ne è affetto può dunque avere difficoltà a parlare, comprendere il significato delle parole – comprese quelle scritte – e nella ripetizione. L'afasia si divide fondamentalmente in due tipologie principali, recettiva ed espressiva, anche se ne esistono altre con diverse sfumature e sovrapposizioni. Nell'afasia recettiva o di Wernicke i pazienti non sono in grado di comprendere le parole e di riconoscerne i simboli con i sensi: vista, udito e tatto. Possono pronunciare le parole normalmente, ma talvolta le arricchiscono con fonemi senza senso. Non comprendono il significato di ciò che dicono e sono “tipicamente inconsapevoli” che il loro linguaggio risulti incomprensibile a chi li ascolta. Nell'afasia espressiva o di Broca i pazienti perdono la capacità di esprimere le parole, mentre “la comprensione e la capacità di concettualizzare sono relativamente conservate”, sottolineano i Manuali MSD. In pratica, capiscono il linguaggio degli altri, ma non sono in grado di comunicare verbalmente o attraverso la scrittura (agrafia). Generalmente in tutte le forme di afasia si sviluppa l'anomia, ovvero l'incapacità di nominare gli oggetti, come indicato nei Manuali MSD. Nell'afasia di conduzione i pazienti non sono in grado di ripetere ciò che ascoltano. Nei casi peggiori l'afasia può essere globale, con la completa perdita delle capacità linguistiche. Il disturbo può colpire a tutte le età.

Le cause dell'afasia

Le aree del linguaggio si trovano in specifiche regioni del cervello, come l'area di Broca nel lobo frontale sinistro e l'area di Wernicke nel lobo temporale sinistro (oltre alle loro connessioni). Una lesione in queste aree può determinare l'afasia. Esistono molteplici patologie e traumi in grado di innescarla; dai tumori al cervello alle infezioni cerebrali (encefaliti), passando per malattie neurodegenerative – come il morbo di Alzheimer – , ictus, traumi cranici a seguito di un incidente stradale / domestico e molte altre condizioni. L'Istituto Humanitas segnala anche il botulismo, l'aterosclerosi e la Sclerosi Multipla (SM) tra le possibili cause dell'afasia. In base alla causa scatenante, l'afasia può essere progressiva oppure stabile. Ad esempio, una neoplasia cerebrale che avanza o una malattia neurodegenerativa possono peggiorare la condizione, mentre una lesione causata da un incidente può renderla stabile. È comunque possibile migliorare il disturbo attraverso specifici interventi.

Come si tratta l'afasia

Come specificato dai Manuali MSD, il trattamento dell'afasia si basa su tre percorsi principali: trattamento della causa scatenante; logopedia; e utilizzo di metodi alternativi per la comunicazione. Per fare un esempio pratico, se l'afasia è scatenata da un edema di origine oncologica che schiaccia le aree cerebrali del linguaggio nel cervello, attraverso appositi farmaci che riassorbono l'edema il disturbo tende a migliorare. La logopedia, branca della medicina che si occupa dei disturbi legati al linguaggio e alla comunicazione, risulta efficace nei pazienti afasici che hanno una lesione di origine traumatica e non di tipo progressivo. Possono essere utili libri, lavagne, computer e altri dispositivi in grado di favorire la comunicazione. Le possibilità di miglioramento sono legate a molteplici fattori, che comprendono la causa dell'afasia, le dimensioni delle lesioni e in parte anche l'età e il livello di istruzione del paziente. I Manuali MSD specificano che i bambini con età inferiore agli 8 anni recuperano le funzionalità linguistiche anche dopo gravi lesioni a uno dei due emisferi, mentre per i più grandi i miglioramenti possono continuare fino a un anno dall'avvio del trattamento. L'Istituto Humanitas specifica che sono in corso ricerche di farmaci ad hoc per il trattamento dell'afasia, ma sono necessarie ulteriori indagini.

Diagnosi dell'afasia

Poiché l'afasia può essere in parte confusa con altre condizioni patologiche, come il delirio e la disartria (dovuta a lesioni a nervi e muscoli che permettono fisicamente di parlare), i medici sottopongono i pazienti a specifici test ed esami; si spazia da semplici domande per valutare la capacità di linguaggio, scrittura e ripetizione a verifiche della funzione cerebrale, oltre a scansioni per rilevare potenziali lesioni / patologie. Possono essere somministrati anche test neuropsicologici dagli specialisti.

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