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Che differenza c’è tra psicologo, psichiatra e psicoterapeuta

Esistono diverse figure professionali specializzate nella cura e nel trattamento della salute mentale, ciascuna delle quali con prerogative, formazione e competenze specifiche. Quali sono le differenze tra psichiatra, psicologo e psicoterapeuta e a chi rivolgersi in caso di necessità.
A cura di Andrea Centini
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La cura e il trattamento della salute mentale coinvolgono diverse figure professionali caratterizzate da formazione, competenze, metodi e obiettivi molto specifici; non a caso psichiatri e psicologi possono cooperare in sinergia per favorire il raggiungimento del benessere del paziente. Ciò nonostante si fa spesso confusione tra i ruoli degli specialisti e non sempre è chiaro a tutti quando si ha bisogno di una o dell'altra figura. Recentemente sono balzate agli onori della cronaca nazionale le parole del neurologo Rosario Sorrentino sul caso del femminicidio di Giulia Cecchettin, per mano dell'ex fidanzato Filippo Turetta. Il medico, infatti, in un'intervista all'ADN Kronos si è chiesto come sarebbe andata a finire questa terribile vicenda se il giovane si fosse rivolto a uno psichiatra e non a uno psicologo, evidenziando appunto che ci sono delle specificità nei ruoli. Ecco dunque quali sono le differenze tra psichiatra, psicologo e psicoterapeuta.

Chi è lo psichiatra

Come spiegato da Humanitas Medical Care dell'Istituto Humanitas di Rozzano (Milano) lo psichiatra è un medico, dunque un laureato al corso di Medicina e Chirurgia che ha preso la specializzazione in Psichiatria. In quanto medico può fare la diagnosi di disturbi psicopatologici, richiedere esami e valutarli e prescrivere farmaci, sia generici che psichiatrici come antidepressivi, neurolettici, antipsicotici, ansiolitici e via discorrendo. “La psichiatria, più in generale, si occupa dello studio, della prevenzione, della cura e della riabilitazione dei disturbi mentali e dei comportamenti patologici”, evidenzia l'istituto lombardo. Il Centro Moses – Psicologia Clinica sottolinea che lo psichiatra utilizza un metodo che può essere definito “di diagnosi / cura”, dato che si focalizza sui sintomi del disturbo mentale diagnosticato al paziente ed è volto alla loro risoluzione attraverso l'approccio psichiatrico, che spesso coinvolge proprio l'utilizzo dei farmaci.

Chi è lo psicologo

Il Centro Moses evidenzia che lo psicologo è un professionista sanitario con una laurea in Psicologia che ha svolto il tirocinio e ha superato l'esame di stato, condizione che gli permette di iscriversi all'Albo Nazionale degli Psicologi. L'Istituto di Psicologia e Psicoterapia Comportamentale e Cognitiva (IPSICO) sottolinea che un dottore in Psicologia che non ha svolto le prove previste dall'esame di stato e che non ha fatto il tirocinio “non è di fatto uno psicologo”, perché non può iscriversi all'albo “e non può esercitare la professione derivante dal proprio titolo”.

Lo psicologo può operare in molteplici ambiti – non solo quello clinico – per favorire il benessere e la salute mentale dei propri pazienti, coinvolgendo prevenzione, sostegno e riabilitazione. Uno psicologo può operare come libero professionista in uno studio ad hoc, ma può anche gestire le risorse umane di un'azienda, condurre progetti educativi per enti e associazioni e fornire supporto psicologico in numerose situazioni, ad esempio alle persone coinvolte in una tragedia (come un attentato, un incidente catastrofico), dopo un lutto, in caso di problematiche sociali e di emergenza. Può operare sui singoli ma anche a livello di comunità.

“Lo scopo principale del lavoro dello psicologo – differente da quello dello psicoterapeuta che è orientato alla cura della psicopatologia – è la prevenzione del disagio o dei disturbi psicologici, la promozione del benessere della persona e il recupero dello stesso, tramite un’attenzione focalizzata al funzionamento della mente, con le sue componenti fisiologiche, psicologiche, personologiche, relazionali e ambientali”, sottolinea la dottoressa Claudia Carraresi (Psicologa e psicoterapeuta) dell'istituto IPSICO.

Attraverso il colloquio e altre procedure lo psicologo supporta i propri pazienti a conoscersi meglio e a valorizzarsi, migliorando al contempo approccio, reazioni e interazioni con gli altri. Proprio per questo non si va dallo psicologo solo quando si soffre, come si pensa generalmente, ma anche per "fare un lavoro su sé stessi e mettersi in discussione", come spiega il Centro Moses. Lo psicologo non va confuso con un Mental Coach, che non è iscritto ad albi professionali e in generale fornisce supporto alle persone per far emergere le proprie capacità "nascoste" e perseguire i propri obiettivi. Si ricorda che lo psicologo non è un medico, pertanto non può prescrivere farmaci, ma nell'ambito clinico può comunque diagnosticare le condizioni psicologiche del proprio paziente.

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Chi è lo psicoterapeuta

Lo psicoterapeuta è un medico o un psicologo che ha seguito un corso specialistico in Psicoterapia della durata di quattro anni. La Psicoterapia è uno “strumento clinico che consente di trattare, attraverso strumenti non farmacologici, i disturbi psicopatologici”, come spiegato dall'Humanitas. Le scuole di formazione attraverso cui è possibile ottenere il titolo di psicoterapeuta devono essere formalmente riconosciute e autorizzate dal Ministero dell'Università e della Ricerca (MIUR). La Psicoterapia si basa su diversi orientamenti – Psicoanalitico, Cognitivo-Comportamentale, Sistemico Relazionale etc etc – e ciascuno di essi è caratterizzato da approcci, test e metodi specifici volti al trattamento della patologia psichica attraverso la gestione dei meccanismi che determinano il disagio. “Lo psicoterapeuta mira a ridurre la sofferenza del paziente agendo sui meccanismi psichici e comportamentali sottostanti al problema”, spiega IPSICO. È doveroso sottolineare che lo psicoanalista è lo psicoterapeuta che si basa appunto sulla Psicoanalisi, uno degli orientamenti terapeutici legati alla teoria Freudiana. Il neurologo, d'altro canto, è un medico specializzato nel trattamento delle malattie cerebrali come l'Alzheimer, il Parkinson o i neuromi. Come indicato, tutti questi specialisti possono lavorare in sinergia per favorire il benessere mentale (e fisico) del paziente.

A quale specialista rivolgersi

In linea generale, quando c'è un disagio psicologico che non si manifesta con una sintomatologia, il consiglio degli esperti è quello di rivolgersi inizialmente a uno psicologo, ma quando tale disturbo è sintomatico e ha un impatto negativo su aspetti sociali come le relazioni, lo studio e il lavoro, allora, sempre in linea generale, il consiglio è quello di fare affidamento a un medico psichiatra. In presenza di disturbi legati alla salute mentale può essere estremamente prezioso rivolgersi al proprio medico curante o a centri specialistici che coinvolgono psichiatri, psicologi e psicoterapeuti per essere indirizzati nel percorso migliore. Come sempre è doveroso rivolgersi a figure professionali che possano davvero supportarci, dunque no al fai da te e al semplice seguire i consigli di amici e parenti.

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