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Omicidio Giulia Cecchettin

Verranno interrogati gli psicologi che hanno incontrato Filippo Turetta prima dell’omicidio di Giulia Cecchettin

Gli psicologi che hanno incontrato Filippo Turetta prima che uccidesse l’ex fidanzata Giulia Cecchettin verranno presto interrogati dai carabinieri di Venezia nel tentativo di scoprire se il giovane avesse dato segnali di una possibile premeditazione del delitto.
A cura di Davide Falcioni
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Gli psicologi che hanno avuto colloqui con Filippo Turetta prima che uccidesse l'ex fidanzata Giulia Cecchettin verranno presto interrogati dai carabinieri di Venezia nel tentativo di scoprire se il giovane avesse dato segnali di una possibile premeditazione del delitto. A deciderlo l'autorità giudiziaria, intenzionata a ricostruire più dettagliatamente possibile il profilo psicologico del 21enne e la sua personalità. A quanto pare a convincere Turetta a recarsi da uno specialista della salute mentale era stata proprio Giulia, esasperata dai continui messaggi dell'ex e dalla sua possessività estrema.

Turetta si era rivolto a uno psicologo a inizio settembre ed aveva ottenuto un primo appuntamento il 22 dello stesso mese. A quel primo colloquio il 22enne ne aveva fatti seguire degli altri, probabilmente a causa della storia che Giulia aveva deciso di concludere. Gli altri incontri si erano svolti il 3, il 17 e il 27 ottobre, mentre l'ultimo risale al 4 novembre, una settimana prima di uccidere l'ex fidanzata. Turetta inoltre aveva prenotato un'altra seduta, il 17 novembre, alla quale ovviamente non si è mai presentato perché era in fuga dopo aver ucciso a coltellate Giulia.

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Stando a quanto trapelato durante i cinque colloqui con gli psicologi Turetta avrebbe confidato le sue difficoltà, sia relazionali che connesse al percorso di studi. Inoltre avrebbe parlato della fine della relazione con Giulia Cecchettin e della sua incapacità di voltare pagina. Secondo gli inquirenti non è escluso che nelle pieghe di quelle conversazioni potrebbe esserci stato qualche segno di allarme sottovalutato, o comunque qualche elemento utile da usare in sede processuale: l'eventuale ergastolo verrà infatti inflitto se verrà provata la premeditazione del delitto. La difesa, dal canto suo, potrebbe richiedere una consulenza psichiatrica proprio sulla base dei pregressi disturbi: strategia fondamentale per valutare eventuali sconti di pena legati ad un vizio totale e parziale di mente.

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