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Avere più di due figli può favorire il declino cognitivo: “Come 6,2 anni di invecchiamento”

Analizzando i dati di genitori con almeno due figli biologici è emerso che chi ne ha tre o più ha un rischio maggiore di declino cognitivo nella terza età.
A cura di Andrea Centini
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Avere più di due figli può influenzare negativamente le capacità cognitive in età avanzata. In altri termini, chi ha famiglie numerose, con tre o più figli, ha maggiori probabilità di sviluppare declino cognitivo nella terza età rispetto a chi che ne hanno solo due. L'effetto negativo – paragonabile a oltre sei anni di invecchiamento – non fa sconti a nessuno dei genitori; colpisce infatti indistintamente sia gli uomini che le donne.

A determinare che fare più figli ha un impatto negativo sulla cognizione sono stati i due scienziati Eric Bonsang e Vegard Skirbekk, rispettivamente dell'istituto LEDA dell'Università di Parigi-Dauphine (Francia) e del Centro per la Salute e la Fertilità dell'Istituto Norvegese di Olso (Norvegia). Gli scienziati si sono concentrati sui dati del Survey of Health, Aging and Retirement in Europe (SHARE), un ricco database nel quale sono presenti informazioni sanitarie e sociodemografiche di migliaia di persone, tutte residenti in venti Paesi europei e Israele. È compresa anche l'Italia.

I due autori dello studio si sono concentrati sui dati dei partecipanti con più di 65 anni di età e con almeno due figli biologici. Mettendo a confronto i risultati dei test cognitivi di chi aveva due figli con quelli di che ne aveva tre o più, è stato determinato che avere più di due figli è correlato a una peggiore condizione cognitiva in età avanzata. Il declino cognitivo, caratterizzato da una memoria meno efficiente, difficoltà nell'apprendimento, nel linguaggio e nella concentrazione, è una condizione clinica che riduce in modo significativo la qualità della vita, l'autosufficienza e l'indipendenza. Questo è il primo studio ad associarlo al numero di figli.

Ma perché avere più figli può peggiorare il declino cognitivo? Sebbene avere una famiglia numerosa sia un'esperienza magnifica e gratificante per tantissimi genitori, gli autori dello studio sottolineano che non sempre sono “rose e fiori”. Più figli riducono infatti il reddito famigliare e aumentano le probabilità di problemi economici e tutte le preoccupazioni annesse, che possono deteriorare la salute mentale e innescare il declino cognitivo. Più figli possono inoltre essere fonte di stress, perdita di sonno e meno ore di lavoro, oltre a poco o nessun momento per rilassarsi e curare interessi personali e stimolanti; tutti fattori in grado di catalizzare il deterioramento della cognizione. Ma gli esperti aggiungono anche che più figli riducono in modo significativo l'isolamento sociale dei genitori, che è considerato uno dei principali motori del declino cognitivo. Mettendo tutti questi fattori sulla bilancia, tuttavia, emerge che oltre i due figli si determina un impatto significativo sulla cognizione in tarda età.

“L'effetto negativo di avere tre o più figli sul funzionamento cognitivo non è trascurabile, equivale a 6,2 anni di invecchiamento”, ha dichiarato il professor Bonsang in un comunicato stampa. Fare più figli è dunque un fattore da non sottovalutare per la salute del nostro cervello, analogamente all'istruzione, all'attività fisica e alle esperienze professionali, specificano gli autori dello studio. Il risultato del nuovo studio di certo non è di buon auspicio per il drammatico calo demografico che si registra in Italia, dove è in atto un vero e proprio crollo delle nascite. I dettagli della ricerca “Does Childbearing Affect Cognitive Health in Later Life? Evidence From an Instrumental Variable Approach” sono stati pubblicati sulla rivista scientifica specializzata Demography.

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