67 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Artemis 1, terzo tentativo probabile a ottobre inoltrato: il razzo forse sarà trasferito nell’hangar

La NASA sta decidendo se riparare il danno sul pad di lancio o nell’edificio in cui è stato costruito l’SLS. Possibile partenza nella seconda metà di ottobre.
A cura di Andrea Centini
67 CONDIVISIONI
Credit: NASA
Credit: NASA

Dopo il primo rinvio del 29 agosto, a causa di un problema a un sensore associato al motore 3, il 3 settembre la NASA ha annullato anche il secondo tentativo di lancio dell'Artemis 1, la prima missione del programma spaziale che porterà la prima donna e il prossimo uomo sulla Luna a oltre mezzo secolo dalla conclusione di Apollo. Questa volta il problema è stato molto più grave, ovvero una significativa perdita di idrogeno liquido da una pipeline (una tubazione) per rifornire di propellente lo Space Launch System (SLS), il più grande e potente razzo lanciatore mai costruito. L'entità di questa anomalia, che gli ingegneri hanno provato a riparare invano sabato scorso, è ancora da determinare nel dettaglio. La NASA, del resto, non ha ancora annunciato ufficialmente se il razzo potrà essere riparato direttamente sulla piattaforma di lancio 39B del Kennedy Space Center (KSC) oppure dovrà essere trasferito nel Vehicle Assembly Building (VAB), l'hangar in cui è stato assemblato. Ciò che è certo è che la missione subirà un significativo slittamento in avanti, col lancio che potrebbe essere finire addirittura alla seconda metà di ottobre.

Jim Free, il responsabile della Divisione esplorazione dell'agenzia aerospaziale statunitense, dopo aver affermato che non ci sarebbero stati ulteriori tentativi nel primo blocco di lanci (che si chiudeva proprio oggi, martedì 6 settembre) ha aggiunto che probabilmente il nuovo tentativo ci sarà dopo la partenza della missione Crew-5, che al momento è programmata per il 3 ottobre, come spiegato da astrospace.it. In base alle finestre di lancio utili già individuate dalla NASA fino a luglio 2023, che potete trovare in questo documento dettagliato, ci sarebbe solo un giorno disponibile nella prima parte di ottobre dopo il lancio della Crew-5, ovvero martedì 4 ottobre. Qualora dovesse saltare quell'unico giorno, il prossimo periodo papabile va dal 17 al 31 ottobre, ad esclusione del 20, del 24, del 25, del 26 e del 28. Lanciare un razzo è infatti un'operazione molto complessa, tenendo presenti i moti degli oggetti celesti, pertanto orario e giorni vanno scelti con estrema precisione, a causa dell'influenza su distanze, traiettorie, carburante etc etc. La prossima finestra utile in realtà si aprirebbe a partire dal 19 settembre, ma come indicato dal dottor Free è verosimile che si attenda il lancio della navetta verso la Stazione Spaziale Internazionale (ISS) prima di ripartire con Artemis 1.

Se la NASA dovesse decidere di riportare l'SLS nel VAB per le riparazioni è possibile anche che vengano sostituite le batterie del Flight Termination System (FTS), un sistema di sicurezza sulla navicella Orion (montata in cima al razzo) per proteggere gli astronauti da eventuali emergenze. Per certificare di nuovo l'FTS servono 25 giorni, come indicato dalla NASA sul suo blog, anche per questo motivo è molto probabile che si finisca alla seconda metà di ottobre per il nuovo tentativo di lancio.

Se gli ingegneri decideranno di provare a riparare la pipeline dell'idrogeno liquido sulla piattaforma di lancio, inoltre, potranno effettuare i test a temperatura criogenica, mentre nel VAB invece questo tipo di test non può essere eseguito. Scegliere dove e come riparare la perdita della tubazione chiamata QD (Quick Disconnect) è dunque una decisione complessa che ha anche delle conseguenze operative, al di là del danno stesso. Come affermato da Mike Serafin, responsabile della NASA per il programma Artemis, la pressione della pipeline è arrivata a 60 Libbre (27,2 chilogrammi) per metro cubo, mentre il limite strutturale era di 20 Libbre (9 chilogrammi) per metro cubo, con dispersione di idrogeno significativa rilevata nell'aria prossima al razzo (il cui serbatoio si è caricato solo al 10 percento). Il problema, come specificato, non è stato ancora riparato e dunque non ci può essere ancora certezza sulla data del terzo tentativo.

67 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views