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Informazioni sul referendum autonomista della Lombardia: come, quando e chi può votare

La quarta domenica di ottobre i seggi resteranno aperti per 16 ore: gli elettori dovranno accordare o meno alla Regione il potere di trattare con il Governo per una maggiore autonomia dell’ente locale.
A cura di Redazione
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Il referendum consultivo sull’autonomia della Lombardia si terrà il 22 ottobre 2017, così come stabilito per decreto dal presidente della Regione, Roberto Maroni, il 29 maggio dello stesso anno. Sono chiamati al voto tutti i cittadini iscritti nelle liste elettorali lombarde.

Quando e come si vota

I seggi sono aperti dalle 7 alle 23 di domenica 22 ottobre. La modalità di voto sarà elettronica tramite il sistema della Voting machine. In quanto referendum consultivo, non è richiesto il raggiungimento di alcun quorum, ossia di nessuna maggioranza di partecipanti che sancisca la validità della consultazione popolare.

Quesito referendario

La domanda a cui l’elettore potrà rispondere “No”, “Sì” oppure lasciare in bianco è la seguente:

“Volete voi che la Regione Lombardia, in considerazione della sua specialità, nel quadro dell’unità nazionale, intraprenda le iniziative istituzionali necessarie per richiedere allo Stato l’attribuzione di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia, con le relative risorse, ai sensi e per gli effetti di cui all’articolo 116, terzo comma, della Costituzione e con riferimento a ogni materia legislativa per cui tale procedimento sia ammesso in base all’articolo richiamato?”

Cosa succede “dopo”?

Trattandosi di un referendum consultivo, l’esito non ha valore vincolante. L’elettore che vota “Sì” accorda alla Regione Lombardia il consenso affinché l’ente locale possa chiedere maggiore autonomia allo Stato. Un referendum autonomista con maggioranza favorevole non produrrebbe effetti legali nell’immediato, ma, forte dell’esito, la Regione può cercare di raggiungere un’intesa con lo Stato. L’accordo eventualmente raggiunto dovrebbe poi passare al vaglio del Parlamento, che dovrebbe approvarlo in entrambe le camere a maggioranza assoluta. Formalmente lo stesso ente locale non è vincolato a trattare con lo Stato affinché sia realizzata la volontà espressa dal quesito referendario.

Elementi di novità

Il referendum autonomista rappresenta esso stesso una novità per l’Italia. L’articolo 116 della Costituzione prevede la possibilità che le regioni – “sentiti gli enti locali, nel rispetto dei princìpi di cui all'articolo 119” – chiedano al Governo maggiore autonomia, ma sinora è stato un potere inespresso. Le regioni a statuto speciale oggi esistenti sono tali dall’approvazione della Costituzione stessa, ad eccezione della Regione Friuli-Venezia Giulia che solo nel 1963 venne aggiunta, proprio per legge costituzionale, a Sicilia, Sardegna, Trentino-Alto Adige e Valle d’Aosta.

Altro elemento di novità è rappresentato dalla Voting machine, il dispositivo che per la prima volta in Italia permetterà il voto elettronico.

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