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Il leader antigay: “Vietiamo l’ingresso in Russia a Tim Cook, può portarci solo l’Aids”

L’esponente estremista e ultraconservatore attacca il numero uno di Cupertino per il suo coming out: “È sceso in politica, non è più un uomo d’affari. Dovremmo bandirlo a vita perché vuole sovvertire la famiglia tradizionale”.
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Nuova crociata anti-gay in Russia. Questa volta ad essere colpito dagli strali di Vitalij Valentinovič Milonov è Tim Cook, amministratore delegato della Apple, successore di Steve Jobs alla guida di una delle più influenti società informatiche di tutto il mondo e soprattutto omosessuale dichiarato. Nelle scorse ore Milonov, noto in Russia per le sue posizioni omofobe, xenofobe, razziste e estremiste ortodosse, ha rilasciato dichiarazioni ed interviste – la prima sul blog Flashnord cui poi hanno fatto eco molte altre sui principali quotidiani e magazine del paese –, in cui ha attaccato l'orientamento sessuale dell'Ad di Apple. “Che cosa ci può portare il signor Cook? – si è chiesto provocatoriamente Milonov – L'ebola, l'Aids o la gonorrea? Ci può portare solo nuovi rapporti indecenti. Dovremmo vietargli l'ingresso per sempre. Questo personaggio porterà solo corruzione. La Apple è ormai diventata una marca molto nota e popolare e Cook apprezzato come creativo, ed emerso proprio come artista, si è palesato essere un pederasta. Così ora tutti sappiamo che la Apple è guidata da pederasti e coloro che iniziano ad avere coscienza di questo cambiamento sanno ormai che quello è il suo (inteso come di Cook, ndt) talento”.

Le dichiarazioni omofobe

Dichiarazioni ingiustificabili, a parere di chi scrive, che tuttavia sono in linea con la nomea acquisita da Milonov e dai suoi sostenitori nel corso degli ultimi anni. Periodo in cui l'ascesa politica dell'esponente cattolico, originario di San Pietroburgo, è andata di pari passo con il clima di tensione e in alcuni casi di vera e propria caccia alle streghe verso i rappresentanti della comunità Lgbt russa. Milonov, avvocato civilista e laureato anche presso l'Università Ortodossa St. Tikhon di Mosca, ha poi aggiunto che sarebbe opportuno impedire l'ingresso nel paese a Cook perché questi vorrebbe “fare dell'omosessualità una cosa bella e imporre così cambiamenti alle relazioni umane”. L'avvocato ultraconservatore ha poi aggiunto: “Il coming out di Cook rappresenta una discesa in campo. Non si tratta di una strategia di marketing della sua compagnia, ma da quel momento Cook ha cessato di essere un uomo d'affari ed è diventato di fatto un politico. Quest'uomo sta tentando di di forzare le persone a cambiare le strutture sociali esistenti”.

Vitalij V. Milonov – foto da facebook
Vitalij V. Milonov – foto da facebook

Secondo Milonov il divieto d'ingresso per l'Ad della Apple sarebbe opportuno perché eviterebbe la propaganda ad un modello di famiglia “estremamente indesiderabile”. La vicenda ha assunto, poi, i toni della farsa quando – pungolato dagli stessi giornalisti russi – Milonov ha confermato di utilizzare sia l'iPhone che altri strumenti a marchio Apple. Questo, tuttavia, perché “il telefono è stato creato da Steve Jobs – ha spiegato l'avvocato russo –, che era una persona normale. Dopo la morte di Jobs un'altra persona ha preso la guida della società. Vanno e vengono, magari questo (Cook, ndr) prenderà l'Aids domani”. Milonov è l'autore e promotore della legge regionale che ha promosso il bando verso la promozione dell'omosessualità verso i minori – legge che poi ha trovato riverbero a livello nazionale –, il divieto dei concorsi di bellezza per minori, l'arresto degli atleti gay partecipanti alle olimpiadi invernali di Sochi (arresti mai avvenuti) e lo spostamento forzato dei senzatetto nelle aree rurali. Intanto, proprio nelle scorse ore, a San Pietroburgo è stato rimosso il gigante iPhone installato nei pressi del College dell'ex capitale ed eretto in memoria di Steve Jobs. All'inizio si è creduto che il gesto fosse legato alle dichiarazioni di Cook, ma successivamente la società informatica che ha installato il memoriale – la Zefs -, ha chiarito che l'intervento di rimozione dell'iPhone era stato programmato ben prima le rivelazioni relative all'omosessualità dell'Ad di Apple.

L'attacco al festival Lgbt in Ucraina

E poche ore dopo le gravi affermazioni di Milonov, a Kiev – in Ucraina – è avvenuto un nuovo grave atto di violenza e intimidazione contro la locale comunità Lgbt. Circa cento partecipanti al Molodist Film Festival, in corso presso lo storico teatro Zhovten inaugurato nel 1931, hanno dovuto abbandonare l'edificio a causa di un rogo che ha seriamente danneggiato lo stabile sito nel centro della Capitale ucraina. Secondo le prime ricostruzioni l'incendio, durato molte ore e che per essere domato ha richiesto l'intervento di numerose squadre dei vigili del fuoco, sarebbe stato provocato dal lancio di granate incendiare all'interno del cinema, proprio mentre era in corso la proiezione del film francese “Les nuits d'été” (Le notti d'estate), pellicola incentrata sul tema dell'omosessualità e del travestitismo nella Francia degli anni '50. Per fortuna nessuno spettatore è rimasto ferito, ma la paura è stata grande e, come sottolineato dagli esponenti della locale comunità Lgbt, questo non è il primo attacco subito in Ucraina negli ultimi mesi. Gli inquirenti hanno anche ipotizzato che dietro l'attentato incendiario si possano celare gli interessi di gruppi di potere criminali, determinati a far abbattere il cinema storico per far sorgere nuove strutture commerciali. In ogni caso la contemporaneità degli eventi fa sorgere più di qualche dubbio sulla possibile relazione diretta tra la rassegna cinematografica in corso e l'attentato incendiario.

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