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Il Governo vuole tassare assegni di invalidità e pensioni di guerra

Nella bozza della legge di stabilità cancellata l’esenzione tributaria per tutte quelle pensioni riservate ad esempio ad invalidi, ex combattenti, mutilati di guerra o decorati al valor militare.
A cura di Antonio Palma
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Il Governo vuole tassare assegni di invalidità e pensioni di guerra

Dopo le polemiche sull'innalzamento dell'Iva e la riduzione delle detrazioni Irpef, dalla bozza della legge di stabilità in preparazione da parte del governo spunta un'altra misura che farà molto discutere. Per reperire altre risorse l'Esecutivo infatti intende tassare dal 2013 tutte quelle rendite fino ad ora rimaste esenti dall'imposizione tributaria, cioè tutti quei trattamenti considerati di natura assistenziale o risarcitoria come  gli assegni per gli invalidi civili e le pensioni per gli invalidi di guerra.  Insomma tutti i trattamenti per gli invalidi comprese indennità di accompagnamento, pensioni di guerra di ogni genere, indennità dei ciechi civili, pensioni connesse alle decorazioni all'Ordine militare e anche le pensioni legate alle medaglie al Valor militare non saranno più esentasse. In particolare la nuova disciplina sarà valida per chi dichiara al fisco già un reddito superiore ai 15mila euro lordi all'anno e che nel 2013 dovrà inserire gli assegni nella dichiarazione Irpef, mentre per gli altri rimane l'esenzione.

Cifre rilevanti  per le casse dello Stato – Niente sconti per nessuno, persone non autosufficienti, invalidi e mutilati di guerra o per cause di servizio, ex combattenti e partigiani, così come vedove e orfani dovranno dire addio al regime speciale per le prestazioni assistenziali fin qui ricevute dallo Stato. Cifre importanti comunque se si pensa che l'Inps eroga ogni anno pensioni e assegni di invalidità pari a 3,8 miliardi di euro mentre il valore delle indennità di accompagnamento è addirittura pari a 12,9 miliardi di euro l'anno. Non solo, il nuovo regime della soglia dei 15mila euro di reddito annuo varrà anche per i capitali percepiti in ragione di contratti di assicurazione sulla vita.

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