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Governo pensa di cancellare gli 80 euro di Renzi. Di Maio: “Notizia falsa, nessuno stop”

Secondo alcune indiscrezioni, il Governo starebbe pensando di eliminare il bonus degli 80 euro introdotto dall’esecutivo Renzi per dirottare i circa 10 miliardi di euro recuperati sulla flat tax. Il ministro dell’Economia Tria, intanto, è alle prese con la necessità di disinnescare le clausole di salvaguardia e impedire l’aumento dell’Iva.
A cura di Redazione
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Come vi stiamo raccontando, sulla legge di bilancio si giocherà una partita decisiva per il futuro del Governo guidato da Giuseppe Conte. La scarsità delle risorse, gli impegni già presi dai governi precedenti e le tante promesse fatte in campagna elettorale e nei mesi di crisi politica, rendono infatti molto complesso il compito del ministro Tria, chiamato a trovare un difficile equilibrio fra tenuta dei conti pubblici e richieste dei ministeri. La necessità di scongiurare l'aumento dell'IVA e di trovare risorse per le cosiddette spese indifferibili fanno già salire a quasi 15 miliardi la cifra da "trovare" con tagli e aggiustamenti di bilancio. A ciò si aggiungono le risorse per flat tax, reddito di cittadinanza, riforme strutturali e investimenti, che le due anime della maggioranza considerano necessarie e indifferibili per il Paese, come confermato dalle dichiarazioni degli ultimi giorni di Luigi Di Maio e Matteo Salvini.

Oggi sia il Corriere della Sera che Repubblica rilanciano un'ipotesi di cui si era molto parlato nelle ultime settimane: la possibilità di cancellare il bonus di 80 euro per i redditi da 8mila a 24-26mila euro deliberato dal governo Renzi. Spiega Mario Sensini:

Per il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, il «bonus Renzi» è troppo complicato. Non è uno sgravio (e non riduce la pressione fiscale complessiva, cosa che faceva dannare Padoan), e crea problemi al momento dei conguagli, con troppa gente costretta a restituirlo in tutto o in parte per aver superato il tetto di reddito. Meglio utilizzare i 9 miliardi per una prima riduzione delle aliquote o un accorpamento degli scaglioni Irpef

Questi nove miliardi di euro servirebbe a coprire la prima tranche della flat tax, il progetto di revisione della tassazione tanto caro a Matteo Salvini e alla Lega, che con ogni probabilità non sarà possibile realizzare interamente in questa legge di bilancio. Si tratterebbe di uno dei capitoli di spesa più importanti di una manovra che dovrebbe sfiorare i 30 miliardi di euro e dovrebbe contenere il primo pilastro del reddito di cittadinanza e misure per la crescita.

Il vicepremier Luigi Di Maio smentisce la notizia

Il ministro dello Sviluppo Economico e del Lavoro Luigi Di Maio nega che ci sia sul tavolo l'ipotesi di cancellare il bonus di 80 euro: "Non so chi se la sia inventata questa cosa insieme all'aumento dell'Iva, ma sia noi che la Lega, ossia tutto il governo, è compatto nella volontà di non aumentare l'Iva e di non toccare o mettere le mani in tasca ai cittadini anche per quanto riguarda quella misura". 

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