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Il Belgio concede l’eutanasia a uno stupratore seriale e assassino

Frank Van Den Bleeken, che ha trascorso gli ultimi 30 anni in prigione, da anni aveva chiesto allo Stato di aiutarlo a mettere fine alla propria vita a causa di una “insopportabile sofferenza psichica”. Il Belgio ha accettato: saluterà i parenti e morirà.
A cura di Susanna Picone
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Uno stupratore seriale e assassino in Belgio potrà ricorrere all’eutanasia. Si tratta di Frank Van Den Bleeken, un uomo di 52 anni che ha trascorso gli ultimi 30 della sua vita in prigione per ripetute condanne per stupro e omicidio. Ha violentato molte donne e trenta anni fa ha anche ucciso una ragazza di 19 anni. Il detenuto da almeno quattro anni aveva chiesto al Belgio, che è uno dei pochi Paesi ad aver legalizzato l’eutanasia, ad aiutarlo a porre fine alla sua esistenza a causa di una “insopportabile sofferenza psichica”, secondo quanto ha spiegato il suo avvocato, Jos Vander Valpen, alla televisione locale. In un commento alla tv fiamminga Vrt il detenuto ha affermato di essere e restare un essere umano, “indipendentemente da quello che ho fatto”. E ha appunto chiesto di accedere all’eutanasia. L’avvocato di Van Den Bleeken ha spiegato che l’uomo sarà trasferito dalla sua prigione a Bruges a un ospedale nei prossimi giorni, dove sarà sottoposto a eutanasia. In ospedale, nell’arco di 48 ore, dopo avergli lasciato il tempo di ricongiungersi con i familiari, i medici gli somministreranno la “dolce morte”. “Non può più vivere così e non può più accettare il dolore”, ha spiegato il suo avvocato, “molti dottori e psichiatri hanno dichiarato che il mio cliente soffriva in modo continuo e che non c’era niente che potesse lenire le sue sofferenze“.

L’eutanasia in Belgio

In Belgio l’eutanasia è stata legalizzata nel 2002: è il secondo paese al mondo ad averlo fatto dopo l'Olanda. Nell’arco di 12 anni, sono sempre di più quelli che hanno fatto ricorso alla “dolce morte”, in grande maggioranza fiamminghi. Solo nel 2013, il numero di persone che ha deciso di porre un termine alle loro sofferenze è stato del 27% più alto rispetto al 2012, raggiungendo il record di 1.807 casi. Recentemente in Belgio è stato introdotto il diritto all’eutanasia anche per i bambini.

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