Il Belgio dice sì all’eutanasia anche per i bambini

Il Belgio dice sì all'eutanasia anche per i bambini. Giovedì infatti il Parlamento di Bruxelles ha approvato definitivamente la legge che estende la possibilità di eutanasia per i minori dando il via libera alla cosiddetta dolce morte per i bambini malati terminali. Il primo via libera era arrivato da parte del Senato già nel novembre dello scorso anno. Il Belgio diventa così il primo Paese al mondo a ignorare ogni limite d’età per l’eutanasia, scavalcando anche l'Olanda dove l'eutanasia è permessa anche ai minori ma solo dai 12 anni in su. Il provvedimento è passato in Parlamento con una larghissima maggioranza, 86 voti favorevoli, 44 contrari e 12 astenuti, nonostante la strenua opposizione delle maggiori comunità religiose del Paese, quella cattolica, ebraica e musulmana. La legge belga sull'eutanasia ad ogni modo è molto restrittiva e prevede il ricorso alla dolce morte solo in quei casi dove il bambino "versa in una condizione medica senza speranze" e vive in uno "stato costante ed insopportabile sofferenza che non può essere alleviato e che porterebbe comunque il minore alla morte nel breve periodo".

I paletti – La legge sull'eutanasia per i minori inoltre impone che il bambino sia "cosciente" e deve essere accertata dagli specialisti, psichiatri o psicologi, la sua "capacità di discernimento". Il provvedimento prevede inoltre la necessaria autorizzazione da parte dei genitori del minore, e dei medici curanti che devono attestare la malattia terminale. La legge entrerà in vigore dopo che verrà firmata da Re Filippo che, come prassi, non si opporrà al provvedimento anche se ha spaccato il Paese. La materia, ovviamente molto delicata, ha spaccato i partiti politici e l'opinione pubblica lasciando degli strascichi. In Belgio solo nel corso del 2012 oltre mille quattrocento persone hanno praticato l’eutanasia, con un aumento del 25% rispetto all’anno precedente.