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Grecia, il fallimento delle trattative fa crollare le Borse. Varoufakis non esclude Grexit

Ancora non c’è un accordo sulla crisi di Atene ed ora anche Varoufakis perde l’ottimismo che lo aveva finora contraddistinto: “Uscire dall’euro? Irragionevole ma non impossibile”. Il presidente della Bundesbank, Weidmann: “Intesa sempre più complicata”.
A cura di Biagio Chiariello
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Si era sempre dimostrato come il più ottimista tra i membri del governo guidato da Alexis Tsipras riguardo alle sorti del suo Paese, ma ora anche Yanis Varoufakis inizia ad essere preoccupato: "Io escludo una Grexit come soluzione ragionevole. Ma nessuno può escludere tutto: io non posso escludere che una cometa impatti la Terra", ha detto il ministro delle finanze ellenico in un'intervista a Bild, mettendo così le mani avanti di fronte a una prospettiva di uscita di Atene dall'euro. E aggiunge: "Quello che so è che Frau Merkel, il mio collega Wolgang Schaeuble, io e tutti i colleghi europei abbiamo una grande responsabilità per il nostro popolo: evitare la disgrazia".

La Germania sulla crisi greca

Sulla posizione del governo tedesco in merito alla crisi greca, interviene il portavoce di Angela Merkel Steffen Seibert, che assicura: "Noi vogliamo che la Grecia resti nell'Eurozona". Mentre il rappresentante del ministero delle Finanze tedesco, Martin Jaeger ha aggiunto: "Il tempo sta per scadere. Vedremo giovedì in Lussemburgo se c'è ancora tempo per un'intesa". Anche per il presidente della Bundesbank, Jens Weidmann, secondo quanto riferisce Bloomberg, "il tempo sta finendo e stanno aumentando le probabilità che non si raggiunga un accordo".

Il fallimento delle trattative

Il fatto è che le posizioni tra Atene e i creditori internazionali, in vista dell'Eurogruppo di giovedì, sembrano restare lontane. "Sebbene qualche progresso sia stato fatto, il negoziato non è riuscito, poiché resta una significativa distanza tra i piani delle autorità greche e le richieste di Commissione, Bce e Fmi", ha spiegato la portavoce dell'esecutivo Ue Annika Breidthardt. È stato negativo il tentativo del presidente della Commissione Ue, Jean Claude Juncker, di giungere ad un accordo con la Grecia prima della riapertura dei mercati. Juncker stesso si è detto "deluso" dal fallimento del negoziato, ma precisa che la Commissione resta "pronta a impegnarsi 24 ore al giorno e 7 giorni su 7" per altri negoziati. "Sebbene qualche progresso sia stato fatto, il negoziato non è riuscito, poiché resta una significativa distanza tra i piani delle autorità greche e le richieste di Commissione, Bce e Fmi", ha ribadito la portavoce dell'esecutivo Ue Annika Breidthardt dopo la rottura del tavolo. "Ulteriori discussioni – dice – dovranno trovare spazio all'Eurogruppo".

Crollo dei mercati

E il fallimento delle trattative, come prevedibile, è stato accolto in malo modo dai mercati europei. Tonfo per la borsa di Atene con l'indice Bs Ase che cede il 6,46% a 724 punti. Precipitano Piraeus Bank (-14,84%), Alpha Bank (-11,11%), National Bank of Greece (-10,48%) ed Eurobank (-11,45%). Sotto pressione anche il siderurgico Sidenor Holding (-7,1%).

Atene aspetta 7,2 miliardi di aiuti

L'accordo tra Atene e creditori è fondamentale per sbloccare l'ultima tranche da 7,2 miliardi di aiuti economici, che servono per garantire il futuro della Grecia nell'Eurozona. Il 30 giugno prossimo la Grecia deve restituire 1,6 miliardi di euro al Fondo Monetario Internazionale e il 20 luglio rimborsare alla Bce 3,5 miliardi di euro di titoli, detenuti da Francoforte, in scadenza.

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