1.053 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Giuseppe Falsone, il prof aggredito a Treviso da un genitore, chiede il trasferimento

Dopo l’aggressione subita il 23 dicembre dello scorso anno nell’atrio della scuola media di Paese, Giuseppe Falsone, insegnante di matematica, non si è sentito sostenuto dai vertici dell’istituto comprensivo Casteller e ha deciso di chiedere il trasferimento. Nel frattempo, il figlio dell’uomo che lo ha aggredito è stato promosso.
A cura di Susanna Picone
1.053 CONDIVISIONI

Immagine

Giuseppe Falsone, professore di matematica presso la scuola media appartenente all’istituto comprensivo Casteller di Paese, poco fuori Treviso, ha chiesto il trasferimento. Si tratta del professore che il 23 dicembre scorso, alla vigilia delle vacanze di Natale, fu aggredito nell’atrio della scuola dal padre di uno dei suoi alunni. Un alunno che a fine anno è stato promosso. Falsone ha fatto sapere di trovare “altamente diseducativo il messaggio che è stato mandato con la sua promozione”. Il professore di matematica era stato spinto e aggredito dal padre dell’alunno, arrivato a scuola con un altro figlio per punire l’insegnante che secondo lui aveva “umiliato” il ragazzo. Un’aggressione che portò a scuola i carabinieri e in ospedale – cinque i giorni di prognosi – il professor Falsone. A gennaio l’amara sorpresa per il docente: nei suoi confronti era stato avviato un procedimento disciplinare mentre per lo studente non era stato preso alcun provvedimento. Questo aveva spinto il professore a scrivere anche alla ministra Valeria Fedeli. Ora che è finito l’anno scolastico il professore, sempre a seguito di quella vicenda, ha dunque deciso di lasciare la scuola a Casteller di Paese dove si trovava da otto anni.

Perché il professore ha deciso di lasciare la sua scuola – Il professore ha chiesto di essere trasferito ad altro incarico dichiarando di non essere stato sostenuto nell’ambiente di lavoro. “Non ce l'ho con il ragazzo, ci mancherebbe – le dichiarazioni del professore riportate da Il Messaggero – resta il fatto che trovo sia stato altamente diseducativo il messaggio che è stato mandato con la sua promozione. Non solamente nei confronti di questo alunno, di cui in sostanza abbiamo avvallato il comportamento, a partire da quando mi ha detto che avrebbe chiamato i genitori per farmi picchiare. Ma anche nei confronti di tutti gli altri ragazzi dell'istituto, ai quali abbiamo fatto capire che possono fare quello che vogliono, tanto alla fine qualcuno ti promuove. Anche se, per fortuna, devo dire che ci sono diversi colleghi all'interno della scuola che a loro volta pensano che sia stato diseducativo promuovere il ragazzo”.

1.053 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views