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Gelicidio, cos’è e perché è pericoloso questo fenomeno

Secondo gli esperti meteo, dopo la neve caduta sulla penisola è alto il rischio di gelicidio. Non è altro che una pioggia sopraffusa, che gela all’istante, nel momento in cui tocca il suolo o anche qualsiasi altro oggetto.
A cura di Susanna Picone
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Se nelle ultime ore è stata soprattutto la neve a creare qualche disagio sulla penisola – ha nevicato anche nella città di Milano – ora al Nord è alto il rischio di gelicidio. Si tratta di un fenomeno – probabilmente ancor più insidioso della neve – che abbiamo già conosciuto lo scorso gennaio e che potrebbe creare molti disagi dato che la pioggia, a contatto col suo gelido, si trasforma in ghiaccio. Questo fenomeno, secondo gli esperti meteo, in queste ore si potrà verificare in particolare su alcune zone della Liguria ma anche della pianura occidentale. Ma vediamo nei dettagli in cosa consiste il gelicidio, termine che fortunatamente non ha niente a che fare con la morte o altre parole che finiscono in –cidio.

Che cos'è il gelicidio

Dal sito ilmeteo.it fanno sapere che si tratta di uno dei tanti fenomeni suggestivi della natura, al tempo stesso però – come si diceva – piuttosto pericoloso. Fortunatamente la sua incidenza è piuttosto rara: il gelicidio si verifica infatti solo in particolari e improvvisi mutamenti sulla colonna termica. Il fenomeno è determinato dalla pioggia, o ancor più frequentemente dalla pioviggine, sopraffusa. Per pioggia sopraffusa si intende una precipitazione di gocce di pioggia che cadono da una nube con temperatura dell'aria sotto 0 gradi. Affinché ciò accada, è necessario che le gocce d'acqua siano molto piccole, l'acqua contenuta sia pura, ossia priva di sali e ci sia un repentino raffreddamento della colonna d'aria negli strati bassi dell'atmosfera.

Il gelicidio rappresenta dunque una pioggia sopraffusa che gela all'istante nel momento in cui tocca il suolo. Fenomeno quindi molto pericoloso perché rende le strade scivolose, con notevole rischio per l’incolumità delle persone sia negli spostamenti a piedi che con i mezzi di trasporto. I meteorologi spiegano anche che si tratta di un fenomeno tipico delle conche o aree pianeggianti con frequenti inversioni termiche tant'è che si verifica in maniera predominante proprio nella Pianura Padana, nelle conche intermontane delle regioni centrali, specie nelle pianure marchigiane.

Gelicidio: nessun risarcimento per caso fortuito

Soprattutto nei mesi invernali, quando è più frequente il fenomeno di gelicidio, è possibile imbattersi in carreggiate stradali ghiacciate con conseguenti danni per le vetture, gli automobilisti e i pedoni. In questo caso, è lecito chiedersi a chi spetti pagare gli eventuali risarcimenti. Ebbene, su questo punto la legislazione italiana parla chiaro: il gelicidio costituisce "caso fortuito", come definito dall'ex articolo 2051 del Codice civile, cioè "consistente nell'alterazione dello stato dei luoghi, imprevedibile, imprevista e non eliminabile o segnalabile tempestivamente agli utenti, neanche con l'uso dell'ordinaria diligenza", per cui nessuno paga e il gestore della strada sulla quale si verifica l'incidente per colpa, ad esempio, di una lastra di ghiaccio, non ha alcuna responsabilità. Questo avviene perché, per la natura stessa del fenomeno, non è possibile, nonostante attività di controllo e diligenza, garantire un intervento tempestivo. Nel caso di gelicidio la formazione di ghiaccio è talmente immediata che risulta inutile qualsiasi trattamento del piano stradale con emulsione antighiaccio.

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