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G8, assoluzioni e risarcimenti ridotti per le violenze alla Bolzaneto

La Corte di Cassazione conferma le condanne per sette imputati, così come le quattro assoluzioni.
A cura di Antonio Palma
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Sette condanne definitive e quattro assoluzioni,  è questa il risultato finale del processo per le violenze alla caserma Bolzaneto di Genova avvenute durante i tragici giorni del G8 di Genova del 2001. Dopo otto ore di camera di consiglio i giudici della quinta sezione penale della Corte di Cassazione hanno quindi confermato la sentenza del processo di appello che aveva condannato sette persone tra agenti e medici e aveva assolto altri quattro membri delle forze dell'ordine, dichiarando invece prescritti i reati degli altri 40 imputati. I giudici della quinta sezione penale, presieduti da Gaetanino Zecca, hanno invece modificato la sentenza per quanto riguarda i risarcimenti alle vittime. La Corte infatti ha annullato senza rinvio alcuni risarcimenti nei confronti di diverse parti civili mentre per altre ha disposto una nuova valutazione da parte del giudice civile, quindi i nuovi risarcimenti in parte saranno valutati in sede civile.

I sette imputati per cui è stata confermata la condanna sono l'assistente capo di polizia Massimo Luigi Pigozzi condannato a tre anni e due mesi per lesioni aggravate, gli ispettori di polizia Matilde Arecco, Paolo Ubaldi e Mario Turco condannati ad un anno perché hanno rinunciato ai termini di prescrizione, gli agenti penitenziari Marcello Mulas e Michele Colucci Sabia anche loro ad un anno, e il medico Sonia Sciandra condannata a due anni e due mesi per falso ideologico nella compilazione delle cartelle cliniche. Nessuno di loro però dovrebbe finire in carcere perché le pene divenute oggi definitive sono per lo più coperte da indulto. Tranne per gli imputati assolti per tutti gli altri anche per quelli prescritti però c'è il rischio di finire sotto procedimento disciplinare da parte dei rispettivi corpi di appartenenza.

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