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Frida Kahlo in mostra a Bologna: la donna e l’artista negli scatti di Leo Matiz

Dal 14 gennaio al 28 febbraio 2016 la galleria ONO Arte Contemporanea di Bologna ospiterà la mostra “Frida Kahlo. Fotografie di Leo Matiz”. Un’interessante retrospettiva, unica nel suo genere, che restituisce un’immagine intima della pittrice messicana, immersa nel paesaggio di Città del Messico e raccontata nel suo rapporto con Diego Rivera attraverso gli scatti dell’amico e fotoreporter colombiano Leo Matiz.
A cura di Federica D'Alfonso
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©Eva Alejandra Matiz and “The Leo Matiz Foundation”
©Eva Alejandra Matiz and “The Leo Matiz Foundation”

Giovedì 14 gennaio si inaugura a Bologna la mostra "Frida Kahlo. Fotografie di Leo Matiz": la galleria ONO Arte Contemporanea apre le porte ad una retrospettiva unica nel suo genere che, attraverso l'obiettivo di uno dei fotoreporter più apprezzati dell'America latina, getta uno sguardo intimo ed estremamente quotidiano sulla grande artista messicana. Leo Matiz ha colto la vita di Frida Kahlo da un punto di vista privilegiato, quello di un'amicizia intensa che li ha legati per gran parte della vita: l'obiettivo fotografico entra nel quotidiano, restituendo l'immagine di una donna spogliata dal mito che da sempre l'accompagna, raccontando indirettamente anche il Messico con i suoi paesaggi assolati e irreali, un Messico di rivoluzione e guerra ma anche di gioia e speranza, del quale Frida costituisce, secondo Matiz, "l'equivalente interiore". Trentacinque scatti che si soffermano soprattutto sull'immagine della pittrice, immortalata nel suo quartiere natale di Coyoacan a Città del Messico, ma vanno anche più in là nel tempo, indagando molto da vicino l'intenso rapporto della donna con Diego Rivera, l'altro grande simbolo dell'arte rivoluzionaria messicana.

Frida Kahlo diceva di essere nata nel 1910, insieme a quella rivoluzione ispiratrice che iniziò in Messico proprio nel 1910 per concludersi nel 1917: "Sono nata con una rivoluzione. Diciamolo. È in quel fuoco che sono nata, portata dall'impeto della rivolta fino al momento di vedere giorno. Il giorno era cocente. Mi ha infiammato per il resto della mia vita". In realtà Frida Kahlo era nata tre anni prima, a Coyoacán, da un padre ebreo di origini ungheresi e una madre messicana di origini spagnole e amerinde.

©Eva Alejandra Matiz and “The Leo Matiz Foundation”
©Eva Alejandra Matiz and “The Leo Matiz Foundation”

"Dipingo me stessa perché passo molto tempo da sola e sono il soggetto che conosco meglio": a soli 18 anni un incidente le cambia per sempre la vita, e trasforma quello che era un passatempo nell'unica ragione di sopravvivenza. L'autobus su cui si trovava per andare all'università si scontra con un tram: nell'incidente muoiono tre persone, e e lei riporta gravissime ferite che la costringeranno all'immobilità per molto tempo. I genitori le regalarono un letto a baldacchino con uno specchio sul soffitto, in modo che potesse vedersi, e dei colori: "non sono morta e, per di più, ho qualcosa per cui vivere; questo qualcosa è la pittura". Un'esperienza forte che resterà per sempre impressa nelle pennellate dei suoi quadri, tanto quanto quella della Rivoluzione messicana e del sodalizio sentimentale ed artistico con uno dei pittori più importanti del periodo: Diego Rivera.

©Eva Alejandra Matiz and “The Leo Matiz Foundation”
©Eva Alejandra Matiz and “The Leo Matiz Foundation”

"Ho avuto due gravi incidenti nella mia vita. Il primo quando un tram mi mise al tappeto, l'altro è Diego": quando Frida e Diego si incontrano per la prima volta è il 1922. Rivera è già molto noto in Messico, e sta dipingendo un importante murale nell'anfiteatro della Scuola preparatoria che Frida frequentava all'epoca. Nel 1928, dopo l'incidente, Frida incontra nuovamente Rivera: l'amore scoppia, passionale, travolgente, e  tormentato. Gradualmente, la loro stessa arte si confonde, si contamina ed evolve di pari passo al loro rapporto.

©Eva Alejandra Matiz and “The Leo Matiz Foundation”
©Eva Alejandra Matiz and “The Leo Matiz Foundation”

Le fotografie di Leo Matiz raccontano tutto questo da una posizione privilegiata, intima e sincera, e grazie alla collaborazione con Eva Alejandra Matiz e la "Leo Matiz Foundation" Bologna ha la possibilità di riscoprire questo straordinario fotoreporter nato nella leggendaria Macondo di Gabriel Garcia Marquez. Matiz ha viaggiato per anni fra il Messico, l'America Centrale, i Caraibi, il Venezuela e la Palestina, immortalandone gli scenari e i protagonisti: ha realizzato ritratti intensi di personaggi come Salvador Allende, Pablo Neruda, Fidel Castro, Golda Meier, Marc Chagall, Luis Buñuel, Louis Armstrong e Walt Disney.

"Frida. Operetta morale a fumetti"

In occasione della mostra, che resterà nella galleria ONO di Bologna fino al 28 febbraio, verranno presentati anche gli schizzi preparatori di "Frida. Operetta morale a fumetti" di Vanna Vinci, una biografia dedicata a Frida Kahlo che 24 ORE Cultura pubblicherà nell'autunno 2016. Oltre ai disegni preparatori del progetto, saranno esposte anche quattro grafiche a tiratura limitata realizzate ad hoc dall'artista. Il 16 gennaio dalle 18.30, Vanna Vinci sarà anche presente in galleria, e presenterà assieme al giornalista Alberto Sebastiani il suo lavoro.

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