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Filippo Patroni Griffi: un magistrato per il dopo Brunetta

Il magistrato napoletano è il nuovo Ministro della funzione pubblica. Ha già rivestito la carica di Capo dell’Ufficio legislativo di tale dicastero, anche quand’era Ministro Brunetta.
A cura di Alfonso Biondi
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Il magistrato napoletano è il nuovo Ministro della funzione pubblica. Ha già rivestito la carica di Capo dell'Ufficio legislativo di tale dicastero, anche quand'era Ministro Brunetta.

Il magistrato Filippo Patroni Griffi è il nuovo Ministro della funzione pubblica. Una nomina, a dire il vero, giunta un po' a sorpresa, anche perché Mario Monti non aveva inizialmente previsto tale dicastero. Secondo alcune indiscrezioni, sarebbe stato il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano a suggerire a Monti il ripristino della funzione pubblica: un suggerimento accolto con grande favore dal neo Presidente del Consiglio che ha così nominato il 18° Ministro del suo esecutivo. Filippo Patroni Griffi raccoglie quindi il testimone di Renato Brunetta, Ministro uscente conosciuto anche per le sue gaffe.

Il nuovo Ministro è considerato un super tecnico, in quanto grande esperto di diritto e processo amministrativo, e organizzazione del lavoro pubblico, e a questo proposito può vantare diverse pubblicazioni scientifiche in materia di diritto amministrativo, semplificazione normativa e amministrativa, processo amministrativo. Napoletano, classe 1955, Patroni Griffi ha già collaborato nel corso della sua carriera con i Ministri Sabino Cassese, Giovanni Motzo, Franco Bassanini, Giuliano Amato e Franco Frattini, rivestendo l'incarico di Capo dell'Ufficio legislativo del Ministero della funzione pubblica. La stessa carica l'ha rivestita anche nel corso dell'ultimo governo Berlusconi, quando Ministro alla funzione pubblica era Renato Brunetta. E' stato anche Segretario generale dell'Autorità del Garante per la protezione dei dati personali.

Dal 15 dicembre 2009 è membro della Civit (Commissione indipendente per la valutazione, la trasparenza e l’integrità delle amministrazioni pubbliche), carica che ha già dichiarato di voler abbandonare dopo la nomina al dicastero della funzione pubblica. Il nuovo Ministro dovrà misurarsi non con il delicato processo di riforma della Pubblica Amministrazione già avviato dai suoi predecessori, ma anche con le procedure di semplificazione che nello scorso governo Berlusconi facevano capo al Ministro leghista Roberto Calderoli.

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