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Violenta paziente anestetizzata ma viene filmato da due infermiere: arrestato chirurgo estetico in Spagna

Un chirurgo plastico è stato arrestato e incarcerato a Murcia con l’accusa di aver violentato una paziente anestetizzata in sala operatoria; decisive le riprese e la denuncia di due infermiere presenti.
A cura di Davide Falcioni
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Una donna distesa su un tavolo operatorio, affidata alle cure di un medico, sarebbe stata vittima di violenza sessuale mentre attendeva un intervento chirurgico. È il fulcro di un caso che scuote la Regione di Murcia, in Spagna, e riporta al centro dell’attenzione la vulnerabilità delle pazienti sotto anestesia.

La titolare del tribunale istruttorio per la violenza di genere di Molina de Segura ha disposto la custodia cautelare in carcere per un chirurgo plastico accusato di aver aggredito sessualmente una paziente il 4 dicembre scorso, all’interno dell’ospedale privato IMED Virgen de la Fuensanta, a Murcia. Secondo l’accusa, la donna non avrebbe potuto opporsi né rendersi conto di quanto stava accadendo perché sotto gli effetti dell’anestesia, in attesa di un’operazione di aumento del seno.

Determinante, nella ricostruzione dei fatti, la testimonianza di due infermiere presenti in sala operatoria. Le professioniste avrebbero notato nel medico un “comportamento anomalo”, osservando movimenti incompatibili con un normale atto clinico e riconducibili a una presunta aggressione sessuale. Di fronte a quanto stava accadendo, lo hanno ripreso con i telefoni cellulari e hanno immediatamente informato la direzione dell’ospedale, presentando poi denuncia alla Polizia Nazionale.

Il chirurgo, che non risulta dipendente della struttura sanitaria ma aveva affittato una sala operatoria per operare una cliente della propria clinica privata – pratica diffusa nei centri di chirurgia estetica – è stato arrestato ad Alicante, dove esercita. La vittima ha formalizzato la denuncia dopo essere stata informata di quanto sarebbe avvenuto durante l’intervento, del quale non aveva alcun ricordo.

Venerdì il medico è comparso davanti all’autorità giudiziaria e il Tribunale Superiore di Giustizia della Regione di Murcia ha confermato il suo ingresso in carcere in via preventiva. La Polizia Nazionale, pur confermando l’indagine, non ha fornito ulteriori dettagli sul caso.

Dall’ospedale IMED Virgen de la Fuensanta è arrivata una presa di posizione netta: la direzione ha espresso “il totale sostegno alle professioniste che hanno individuato questo comportamento criminale” e ha assicurato che il centro “mantiene una collaborazione assoluta con le autorità e con la giustizia per l’accertamento dei fatti”, valutando anche la possibilità di costituirsi parte civile nel procedimento.

Intanto emerge il profilo pubblico dell’indagato, molto attivo sui social network, dove si presenta come chirurgo con oltre 15 anni di esperienza e pubblica video delle sue operazioni.

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