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Violava account per rubare foto e video intimi di donne, dipendente Yahoo scoperto e licenziato

L’ingegnere informatico statunitense di 34 anni, Reyes Daniel Ruiz, ha ammesso le sue colpe raccontando di aver violato oltre 6mila account. Altre alle email di Yahoo avrebbe dilato account Gmail, Facebook, iCloud e Dropbox È accusato di intrusione nei computer e di intercettazione di comunicazioni.
A cura di Antonio Palma
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Approfittando del suo ruolo e sfruttando l’accesso privilegiato ai sistemi informatici nell'ambito del suo lavoro, per lungo tempo ha violato le email e gli account di migliaia di persone solo per cercare e rubare foto e video intimi di donne. Protagonista die fatti è un ingegnere informatico statunitense di 34 anni, Reyes Daniel Ruiz, dipendete di alto livello di Yahoo che poi lo ha licenziato una volta scoperto lo scandalo. Ad avvertire le forze di polizia locale, dopo una indagine interna scattata a seguito di diverse segnalazioni, era stata la stessa azienda tech. L'uomo, residente a Tracy, nello stato della California,era finito così nel mirino dell'Fbi ma quando ha capito di essere sotto osservazione ha anche cercato di cancellare le prove, distruggendo computer e hard disk dove aveva cumulato centinaia di migliaia di foto rubate online.

Messo alle strette e incriminato da un Gran Giurì federale nell'aprile scorso, ora il 34enne ha deciso di confessare tutto in vista del processo. Secondo quanto comunicato dall’ufficio del procuratore distrettuale della California settentrionale, Ruiz ha ammesso di aver violato circa 6mila account prendendo di mira soprattutto giovani donne. Avrebbe iniziato con amiche e colleghe di lavoro ma poi ha proseguito anche con donne completamente sconosciute. Attraverso l'account Yahoo l'ingegnere avrebbe recuperato anche le credenziali di accesso a Gmail, Facebook e altri social delle sue vittime e soprattutto  le password dei sistemi di archiviazione online di file personali come iCloud e Dropbox. Ruiz quindi ha fatto copie delle immagini e dei video che ha preso dagli account violati e li ha e memorizzati suoi supporti informatici.

Al momento non sembra abbia diffuso quei file quindi è accusato solo di intrusione nei computer e di intercettazione di comunicazioni che potrebbero costargli un massimo di cinque anni di carcere e una multa di 250mila dollari. Nell'ambito di un accordo di patteggiamento si è dichiarato colpevole presso il tribunale federale di San Jose per l'accusa di intrusione di computer ed è stato rilasciato su cauzione in attesa del processo.

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