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Guerra in Ucraina

Vicepresidente di Gazprombank, Volobuev, è fuggito dalla Russia: ora combatte a fianco dell’Ucraina

Igor Volobuev, vicepresidente della Gazprombank di proprietà statale, ha annunciato di essere fuggito dalla Russia per combattere a fianco delle forze ucraine: “Voglio lavare via il mio passato russo. Voglio rimanere qui fino alla vittoria”.
A cura di Ida Artiaco
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Igor Volobuev, vicepresidente della Gazprombank di proprietà statale, ha annunciato di essere fuggito dalla Russia per combattere a fianco delle forze ucraine. Si tratta del quarto alto dirigente o funzionario noto ad aver fatto una brusca uscita dal paese. Lo scrive The Moscow Times riprendendo una indiscrezione di The Insider. Volobuev, 55 anni, ha precisato di aver lasciato la Russia il 2 marzo scorso e di essersi unito alle forze di difesa territoriale ucraine. "Non riuscivo a guardare quello che Mosca stava facendo alla mia patria. Voglio lavare via il mio passato russo. Voglio rimanere in Ucraina fino alla vittoria", ha detto l'uomo di affari, nato nella città ucraina nord-orientale di Okhtyrka, nella regione di Sumy, prima di trasferirsi a Mosca.

Volobuev ha definito l'invasione della Russia contro l'Ucraina un crimine di guerra "da parte di Putin, del governo russo e, di fatto, del popolo russo. Perché non è Putin che uccide gli ucraini qui, non è Putin che violenta le donne. Questo è il popolo russo. E anche io, sebbene sia ucraino di nazionalità, ne sono responsabile. Mi vergogno di questo, me ne pentirò per tutta la vita, perché ho una doppia responsabilità: non sono solo un russo. Sono nato qui, ho vissuto qui per 18 anni", ha detto aggiunto il vicepresidente di Gazprombank, che ha anche definito la morte improvvisa di Vladislav Avayev, ex dirigente sempre di Gazprombank, trovato cadavere insieme alla famiglia nel suo appartamento di Mosca, un "omicidio. Non credo alla tesi del suicidio. Non so cosa abbia fatto, non l'ho mai conosciuto e mai sentito nominare prima. So anche che al momento del suo presunto suicidio era l'attuale primo vicepresidente di Gazprombank. Non credo che possa uccidere sua moglie e sua figlia, penso che questa sia una messa in scena. Come mai? È difficile da dire. Forse sapeva qualcosa e rappresentava una sorta di pericolo". Lo stesso vale anche per il decesso dell'ex top manager del gigante energetico Novatek Sergei Protosenya, trovato senza vita nella sua villa in Spagna insieme alla moglie e alla figlia di 18 anni.

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