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Venti improvvisi risucchiano persone dalle case mentre dormono: tre morti tra cui un bimbo in Cina

La terribile sequenza domenica scorsa a Nanchang, capoluogo della provincia dello Jiangxi, nel sud-est della Cina. La zona è stata colpita da una serie dei eventi meteorologici estremi e repentini ce hanno causato danni, distruzioni e morti.
A cura di Antonio Palma
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Tre persone, tra cui un bambino di 11 anni, sono morte in Cina dopo essere state letteralmente risucchiate dalle loro case da improvvisi venti simili a un tifone mentre dormivano. La terribile sequenza domenica scorsa a Nanchang, capoluogo della provincia dello Jiangxi, nel sud-est della Cina. La zona è stata colpita in settimana da una serie dei eventi meteorologici estremi e repentini che hanno causato danni, distruzioni e morti.

Secondo le autorità locali, almeno sette persone hanno perso la vita a causa del maltempo che si è scatenato in tutta la regione, colpendo in particolare le città di Nanchang e Jiujiang. Temporali, grandinate e venti improvvisi di intensità elevata hanno spazzato via tetti e danneggiato case ed edifici pubblici. Secondo la protezione civile locale, gli eventi climatici improvvisi come tifoni e inondazioni hanno riguardato oltre 93.000 persone in 54 contee danneggiando oltre 5.400 case e costringendo le autorità a evacuare circa 1.600 persone.

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I fatti più gravi in un quartiere residenziale del capoluogo dove una donna sulla sessantina e suo nipote di 11 anni sono risucchiati dalle finestre del loro appartamento dal forte vento insieme ai loro materassi. Con loro anche un’altra donna che abitava nello stesso edificio è stata spazzata fuori dalla finestra dal vento forte e tutti e tre sono morti tragicamente.

Secondo i media statali cinesi, le stazione meteorologica locale ha rilevato una velocità del vento equivalente a un uragano di categoria uno. I forti venti hanno staccato le finestre di due appartamenti nell'edificio di Nanchang risucchiando gli occupanti. I meteorologi hanno attribuito l’intensità dei venti a un fenomeno noto come “downburst”, che genera un potente flusso d’aria verso il basso all’interno delle nubi temporalesche. Gli spazi ristretti tra i grattacieli hanno ulteriormente aggravato la situazione, creando un “effetto camino” che ha intensificato la velocità del vento e amplificato la distruzione.

Il clima estremo che ha colpito la zona del sud della Cina è iniziato domenica ma è proseguito fino a martedì, danneggiando decine di case. Almeno quattro persone sono state uccise e 10 ferite domenica sera a Nanchang, altre tre hanno perso la vita nei giorni successivi.

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