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La morte di George Floyd in Usa

Usa, auto contro i manifestanti anti-razzismo a Seattle: investite due donne, sono gravi

Due donne che manifestavano a Seattle contro il razzismo sono state investite da un’auto che arrivava ad altissima velocità sull’autostrada su cui erano previste le proteste. La polizia locale sta indagando per capire se si è trattato di un atto mirato o di un incidente. Il guidatore dell’auto è sotto custodia.
A cura di Stefano Rizzuti
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L'auto che ha investito due donne a Seattle
L'auto che ha investito due donne a Seattle
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Due donne sono rimaste ferite a Seattle, negli Stati Uniti, dopo che un’auto si è lanciata sulla folla di manifestanti. L’uomo che guidava l’auto è al momento sotto la custodia della polizia: l’autore del gesto è un 27enne dell’area. La notizia viene riportata dalla Cnn che cita la polizia locale, secondo cui, comunque, non sarebbe ancora chiaro se si è trattato di un atto studiato e voluto o se di un semplice incidente. “Non lo sappiamo, questo è il centro dell’indagine”, fa sapere la polizia della città statunitense. A Seattle sono in corso proteste contro l’uso eccessivo della forza da parte della polizia e contro il razzismo da alcune settimane, dopo il caso dell'uccisione di George Floyd.

Le due donne investite sono una 24enne che ha riportato ferite definite potenzialmente letali e una di 32 anni che ha riportato gravi ferite ed è in condizioni stabili. Entrambe le donne sono state trasportate all’Harborview Medical Center. L’uomo alla guida è risultato negativo all’alcol test. L’auto si sarebbe diretta contro il gruppo di manifestanti in una zona che era stata chiusa per la manifestazione al traffico, evitando una serie di veicoli che erano stati posti dai manifestanti per proteggersi. La polizia ipotizza che il guidatore abbia percorso una rampa andando contromano, prima di investire le due donne.

Il capitano della polizia segnala come la strada in cui si stavano svolgendo le proteste non fosse sicura e rivolge un invito ai manifestanti: “L’autostrada non è un posto sicuro per i pedoni e lo abbiamo detto ripetutamente. Il mio augurio è che come conseguenza di questa tragedia i manifestanti possano riconsiderare la loro volontà di stare sulla strada statale perché io non posso garantire la loro sicurezza, semplicemente”.

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