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Guerra in Ucraina

Ucraina, Nato: “Mosca congela la guerra per riorganizzarsi, nuova offensiva in primavera”

Le parole del segretario generaleJens Stoltenberg all’evento Global Boardroom del Financial Times: “Ora non ci sono le condizioni per i negoziati”. La Casa Bianca intanto ribadisce di non avere mai incoraggiato Kiev ad attaccare Mosca.
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A cura di Biagio Chiariello
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"Quello che stiamo vedendo ora è che la Russia sta cercando di imporre una sorta di congelamento a questa guerra, almeno per un breve periodo, in modo che possa riorganizzarsi, riparare, riprendersi e poi provare a lanciare una grande offensiva più grande la prossima primavera". Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg all’evento Global Boardroom del Financial.

“Le guerre sono difficili da prevedere”, ha poi aggiunto, a proposito dell’ipotesi che nel corso del 2023 le forze ucraine possano riconquistare i territori occupati dalla Russia dopo il 24 febbraio.

E sull'ipotesi colloqui di pace fra Russia e Ucraina, al momento "non ci sono le condizioni", ha ammesso Jens Stoltenberg. “La Russia non dimostra di voler prendere parte a un negoziato che rispetti la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina”, aggiunge precisando che “decide Kiev e non la Nato quando è il momento di negoziare”.

Per Zelensky "Putin ha già perso, ma non lo ammette"

Nel frattempo per il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, "il dittatore (Putin ndr) ha perso. Tuttavia, sta facendo di tutto per garantire che la Russia continui a combattere, solo per non ammettere a se stesso e agli altri che è stato commesso un errore storico". Lo ha dichiarato il presidente ucraino – eletto ‘Persona dell'anno 2022 dal Time – durante la cerimonia di premiazione dei Madeleine K. Albright Democracy Award. Lo riporta Unian.

Secondo Zelensky, Putin "ha davvero commesso un errore. Il più grande della sua nella vita e nelle vite delle moderne generazioni di russi". "Sappiamo tutti che l'idea fissa di qualsiasi dittatura è ignorare gli errori e fingere che non ci siano stati", ha aggiunto il presidente ucraino, "se la Russia si sente con le spalle al muro, la colpa è solo sua".

Casa Bianca: "Non incoraggiamo ucraini a escalation guerra"

Ieri due droni ucraini, sono arrivati a colpire due basi di bombardieri strategici a centinaia di chilometri di distanza dai propri confini. La risposta russa non si è fatta attendere, con una pioggia di missili. Nella serata sono risuonate le sirene d'allarme nell'aeroporto militare russo già preso di mira nei giorni scorsi.

"Noi siamo impegnati a garantire che gli ucraini abbiamo i mezzi per difendersi e ad evitare ogni escalation della guerra ma alla fine sono gli ucraini a prendere le loro decisioni. Noi siamo sempre stati chiari e non li abbiamo incoraggiati a colpire oltre il confine in Russia": lo ha detto in un briefing il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale americana, John Kirby.

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