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Uccisione di Osama Bin Laden: il primo colpo non andò a segno

La storia del blitz ad Abbottabad che ha portato all’uccisione di Osama Bin Laden non sarebbe finita qua: le telecamere sugli elmetti dei Navy Seal hanno permesso di scoprire che il primo colpo diretto allo sceicco del terrore non andò a segno.
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compound abbottabad

Nuovi particolari emergono in quella che sembra diventare giorno dopo giorno sempre più una fiction a puntate, ovverosia il racconto della morte di Osama Bin Laden. Forse non tutti sono a conoscenza del fatto che il blitz nel compound di Abbottabad, dove lo sceicco del terrore era rifugiato, è stato ripreso dalle minitelecamere poste sugli elmetti dei componenti del team dei Navy Seals. Ebbene, a seguito della visione delle registrazioni, la Cbs ha reso noto che il primo dei colpi diretti a Osama Bin Laden, non è andato a segno.

Così sarebbero andati i fatti. All'interno dei raid ci sarebbe stato un unico scontro a fuoco, precisamente in foresteria: poco prima di entrare nell'abitazione, i corrieri di Bin Laden avrebbero cominciato a sparare sui Navy ma sono stati prontamente freddati dalla controparte americana. Entrati in casa, i Navy hanno avuto via libera : nessun abitante del compound ha avuto il tempo di armarsi e di reagire all'incursione americana. Una volta al terzo piano, i corpi speciali statunitensi hanno scorto Osama Bin Laden e contestualmente hanno aperto il fuoco su di lui, senza centrarlo. Il capo di Al Qaeda, a quel punto si sarebbe "rifugiato" in camera da letto dove è stato prontamente raggiunto dai militari: il primo ad entrare nella stanza avrebbe scansato una delle figlie di lato e raggiunto l'uomo avrebbe sospinto di lato la moglie del terrorista sparandogli un colpo al petto, successivamente un altro membro dei Navy l'ha finito con un colpo alla tempia. Ancora non si comprende se  è stata la donna, la 29enne Amal, ad aggrapparsi all'uomo nel tentativo disperato di difenderlo oppure se Osama l'abbia usata come scudo umano.

Ad ogni modo, a seguito dell'attacco al cuore dell'organizzazione terroristica più temuta dall'Occidente, i Navy Seal non riescono a darsi pace e sono in seria apprensione per la vita propria e delle loro famiglie. A tal proposito, il Segretario della Difesa Usa, Robert Gates ha fatto sapere che per i membri del team, noto anche come SEAL 6, saranno intensificate le misure di protezione, così come per le loro famiglie. Ciò detto, c'è stretto riserbo attorno alle identità dei membri che hanno preso parte alla spedizione, così come sui luoghi dove si troverebbero attualmente. Ciononostante il panico attanaglia gli USA: il pericolo di una vendetta di Al Qaeda è  piuttosto reale, specialmente a seguito degli ultimi attentati in Pakistan.

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