9.422 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Uccide figliastra massacrandola di botte: “101 ferite trovate sul corpicino”, poi dà la colpa al cane

I fatti sono avvenuti il 17 luglio 2020 a Haverfordwest, nel Pembrokeshire, in Regno Unito. In questi giorni si è riaperto il processo nei confronti del patrigno della piccola Lola e di sua madre.
A cura di Biagio Chiariello
9.422 CONDIVISIONI
Immagine

Sul corpo della piccola Lola James sono state trovate 101 ferite. Ad infliggergliele sarebbe stato il patrigno, Kyle Bevan, 31 anni, nella sua casa a Haverfordwest, nel Pembrokeshire. L'uomo ha poi sostenuto che la bambina di appena 2 anni era stata spinta giù dalle scale dal cane di famiglia. La madre, Sinead James, 30 anni, ha detto alla polizia che stava dormendo quando è avvenuto l'"incidente" e di non avere motivo di pensare che Bevan le avrebbe fatto del male.

Lola è morta appena quattro mesi dopo che Bevan si era trasferito nella casa della fidanzata e della stessa giovanissima vittima. La corte ha ascoltato i medici dell'University Hospital of Wales di Cardiff che hanno riscontrato "101 lesioni" su Lola, tra cui "lividi su tutto il suo corpicino e graffi sulla pelle" causati da un "attacco frenetico ed estremamente violento". La bimba ha inoltre subito ingenti danni ad entrambe le retine, insieme a una "catastrofica lesione cerebrale" ed è morta quattro giorni dopo, all'età di soli due anni e nove mesi.

Stando a quanto ricostruito, dal procuratore Caroline Rees, l'uomo avrebbe cercato su Internet informazioni su "bambini che hanno subito un impatto alla testa e perdita di coscienza" la mattina del presunto attacco, il 17 luglio 2020. Avrebbe anche scattato delle foto al corpicino martoriato di Lola. Ha quindi aspettato quasi un'ora prima di dare l'allarme.

Secondo la Corte di Swansea, la madre sapeva che il suo ragazzo aveva un "carattere cattivo e violento", ma ha scelto di "dare la priorità alla sua relazione rispetto alla sicurezza fisica di sua figlia".

L'imputato "ha gravemente abusato della fiducia" della sua compagna nei suoi confronti. "Diciamo anche che Lola avrebbe dovuto poter contare su sua madre affinché la tenesse al sicuro da danni e rischi fisici. Ma Sinead James ha gravemente mancato al suo dovere di madre nei confronti della sua bambina".

Immagine

Bevan ha provato a difendersi sostenendo che Lola aveva subito due incidenti: il primo quando è caduta da una scala del letto a castello nella sua stanza di notte e la seconda al mattino quando il cane l'ha spinta giù per le scale. La madre ha poi affermato di aver sentito un botto intorno a mezzanotte e ha trovato il compagno che confortava la figliastra nella sua camera da letto.

Il procuratore ha detto: "Le ha detto che Lola aveva battuto la testa. Quindi Sinead James  è tornata a dormire finché non è stata svegliata da Kyle Bevan che le diceva che Lola era caduta al piano di sotto".

Chi aveva conosciuto Lola durante la sua breve vita l'hanno descritta come una "bambina felice, bella e attiva". "La sua vita era appena iniziata", ha detto la signora Rees.

La madre nega di aver causato o permesso la morte di un bambino. Bevan, di Aberystwyth, nega l'accusa di omicidio. Il processo, che dovrebbe durare quattro settimane, continua.

9.422 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views