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Trump: “Sanzioni all’Iran sono le più dure mai imposte”. A Teheran bruciano bandiera Usa

Le dure sanzioni annunciate da Trump scatteranno tra poche ore. Questa mattina in Iran: migliaia di persone e studenti sono scesi in piazza davanti all’ex ambasciata degli Stati Uniti di Teheran e in altre città, urlando slogan come ‘abbasso gli Usa’ e ‘abbasso Israele’. Durante le contestazioni sono state bruciate una bandiera degli Stati Uniti e a una dello Stato ebraico.
A cura di Annalisa Cangemi
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"Le sanzioni all'Iran sono le più dure che il nostro Paese abbia mai imposto, vedremo cosa succede", ha detto il presidente Donald Trump parlando con i cronisti prima di partire per un comizio in Georgia. Le sanzioni, già annunciate dal tycoon, partiranno dalla mezzanotte americana, (le 6 del mattino in Italia). In un'intervista rilasciata alla Fox, il Segretario di Stato americano Mike Pompeo ha spiegato che gli Stati Uniti prevedono di esentare temporaneamente, per un massimo di sei mesi, otto Paesi che negli ultimi tempi hanno lavorato per ridurre a zero le loro importazioni di petrolio da Teheran. "C'è un certo numero di Paesi che hanno già ridotto significativamente le loro importazioni di greggio e hanno bisogno di un po' più di tempo per raggiungere quota zero, e noi daremo loro quel tempo", ha spiegato Pompeo senza però specificare a quali Paesi si riferisca. Il capo della diplomazia americana ha escluso che l'amministrazione Trump possa estendere le esenzioni oltre i sei mesi.

Intanto questa mattina violente proteste sono scoppiate a Teheran e in altre piazze dell'Iran: migliaia di persone e studenti sono scesi in piazza davanti all'ex ambasciata degli Stati Uniti nella capitale, urlando slogan come ‘abbasso gli Usa' e ‘abbasso Israele'. I manifestanti hanno anche dato fuoco a una bandiera degli Stati Uniti e a una dello Stato ebraico. Le manifestazioni sono state organizzate anche per celebrare il trentanovesimo anniversario del sequestro dell'ambasciata americana.

"Non abbiamo paura degli Stati Uniti e metteremo il presidente Donald Trump in ginocchio. Non abbiamo paura delle sanzioni", ha detto un giovane studente universitario, Yasser. "Le sanzioni di Trump contro il popolo iraniano ci hanno resi uniti –  ha detto un'insegnante di 45 anni – da una parte dice che è al fianco del popolo iraniano, dall'altra causa sofferenze alle persone attraverso le sanzioni e l'indebolimento della nostra economia". Ieri contro Trump si era scagliato anche il generale delle Guardie rivoluzionarie, Qassem Soleimani, pubblicando sul suo profilo Instagram una foto in stile ‘Trono di Spade', con il tipico carattere e la scritta ‘Ti affronterò'. Una risposta all'immagine postata provocatoriamente su Twitter da Trump, con la quale annunciava appunto l'arrivo delle sanzioni.

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