Trump avverte l’Iran: “Risponderemo a qualsiasi attacco con uno mille volte maggiore”

Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, promette una reazione durissima nei confronti dell’Iran, nel caso in cui avvenga qualsiasi attacco da parte di Teheran. Il presidente Usa promette una risposta di “grandezza mille volte maggiore” rispetto a qualsiasi attacco, dopo le informazioni emerse sulla stampa su un presunto piano iraniano per assassinare un diplomatico statunitense. “Qualsiasi attacco dell’Iran, in qualsiasi forma, contro gli Stati Uniti sarà seguito da un attacco all’Iran di dimensioni mille volte più forte”, è il tweet di Trump. La dura reazione di Trump arriva dopo le rivelazioni pubblicate da Politico, secondo cui l’Iran starebbe pianificando un attacco o un assassinio contro gli Usa dopo l’uccisione di Soleimani. Che Trump definisce un “terrorista che ha ucciso soldati americani e ha provocato per anni morte e sofferenza”.

Il presunto piano iraniano contro gli Usa

A pubblicare le informazioni che hanno poi scatenato la rabbia di Trump è stato Politico, che cita due funzionari statunitensi rimasti anonimi. Ciò che emergerebbe è che il governo iraniano starebbe considerato l’ipotesi di ammazzare l’ambasciatrice statunitense in Sudafrica, Lana Marks, ritenuta molto vicina a Trump. Secondo quanto viene ancora riportato da Politico, il piano di Teheran sarebbe un tentativo di vendicare la morte del generale Soleimani, ucciso a gennaio da un attacco Usa effettuato su ordine dello stesso presidente Trump.

Pompeo: prendiamo sul serio queste minacce

Il segretario di Stato Usa, Mike Pompeo, ha fatto sapere di prendere sul serio queste informazioni, anche se l’Iran le giudica “infondate”. La minaccia sarebbe stata rilevata già in primavera e sarebbe poi diventata più precisa nelle ultime settimane, secondo quanto riportano le stesse fonti citate dal giornale statunitense. “Prendiamo sul serio questo tipo di dichiarazioni”, sono le parole di Pompeo a Fox News: “Sappiamo che la Repubblica islamica dell’Iran è il primo stato al mondo a sostenere il terrorismo e che hanno già compiuto questo tipo di assassini in Europa e altrove. Faremo tutto ciò che è in nostro potere per proteggere ciascuno dei nostri funzionari del Dipartimento di Stato”.